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Luoghi magici dietro casa
Esistono luoghi fuori dal tempo dove sognare sembra più facile. Questo matrimonio renderá felici due persone molto carine insieme a TUTTI coloro che sono pazzi d’affetto per loro
MATRIMONIO: i 5 must dell’organizzazione
Anni di esperienza mi hanno dato modo di riflettere e comprendere cosa conti davvero quando si parla di organizzazione di un matrimonio.
Che siate future spose o wedding planner ecco i miei “MUST” per ricordare quel giorno in maniera memorabile:
1) VISIONE GLOBALE
I dettagli sono importanti, questo è certo, ma nel novero dell’orchestrazione di un evento così unico e particolare ancor più FONDAMENTALE è la visione d’insieme. La scansione dei tempi, i focus della giornata ma anche i compiti precipui di ogni singola persona coinvolta. Come capite essere molto organizzati è fondamentale.
2) TIMING PERFETTO
Una buona regia permette di scandire i tempi dell’evento in maniera ineccepibile, senza “vuoti” ma anche senza affanni. Se i vari momenti saranno gestiti perfettamente a fine giornata tutti (voi compresi) proveranno una sensazione mista di fuggevolezza e appagamento. Una sensazione meravigliosa!
3) FORMA E SOSTANZA
La scenografia ha certamente un ruolo primario per quanto riguarda la predisposizione delle nozze, ricordate però spesso si fa più caso al servizio, all’accoglienza e all’impressione generale piuttosto che al singolo fiore. Difficilmente i vostri ospiti ricorderanno se, per il vostro centrotavola, avete utilizzato peonie o rose inglesi mentre rimarrà vivo e nitido il ricordo dell’atmosfera e la sensazione di ospitalità.
4) EMOZIONI
Sembra una banalità ma è davvero molto importante capire come ci si voglia sentire quel giorno. Romantici? Passionali? Divertìti? Stupìti? Cercate i tre aggettivi che vi calzano meglio e concentratevi su di essi. Rammentate però che oltre a ciò che si sogna ancor più importante sarà riflette anche su ciò che assolutamente NON SI DESIDERA. Questo vi aiuterà ad assegnare le giuste priorità.
5) REALISMO
Siate realistici, non tutto si può fare. O meglio non tutto può dirsi ADEGUATO alla situazione. L’eccesso è sempre un’arma a doppio taglio e spesso il risultato è molto più deludente della fantasticheria (oltre che rivelarsi un esosissimo dispendio di tempo e denaro) per tacer dello stile…
Vi ho elencato i miei, quali sono i vostri must?
ANGOLO DEL BIGODINO: Lancio del bouquet sì o no?
Da qualche anno a questa parte il famigerato lancio del bouquet sembra aver assunto connotazioni alquanto differenti dal passato.
1) Sarà perché l’età media delle sposine si è un po’ alzata e quindi le amiche in cerca di marito si riducono drasticamente di numero?
2) Sarà perché la “corsa al bouquet” è divenuta assai difficoltosa specie se tentata su tacchi di improbabile altezza.
3) Oppure perché (e non chiedetemene la ragione) ricevere il bouquet al giorno d’oggi sembra più una sottolineatura della “singletudine” anziché un simbolo di buona fortuna per un futuro matrimonio.
Vi dirò di più, alcune fanciulle da marito non ci pensano minimamente a mettersi in fila per afferrare il profumato mazzolino di fiori della sposa… perché pare che oggi (udite udite) porti pure sfortuna! Possibile?
Per la serie “non è vero ma ci credo” in tempi di crisi le persone si aggrappano a qualsiasi tipo di diceria, fantasia metropolitana, gossip da spiaggia.
Nella mia nuova rubrica “Angolo del bigodino”
potrei tranquillamente citare una serie di aneddoti realmente accaduti dove il gruppetto di amiche della sposa si è aperto tipo Mar Rosso facendo tristemente cadere a terra il delicato bouquet della sposa. Terribile, semplicemente.
Se proprio dovessi dare un suggerimento da Wedding Planner alle spose in odor di matrimonio consiglio dunque di capire prima se il gruppetto di girls ancora da maritare sia propenso al tuffo carpiato per l’acaparramento del bouquet o se non sia davvero più consigliabile regalare il mazzolino a qualcuno di molto caro, che possa apprezzarne il significato.
A presto per un’altra puntata e quest’anno ne ho da raccontare, fidatevi!
Credits photo: Web
Ladies rules: must know – N. 5: PULIRE IL VETRO
Per la serie “ciò che una donna non può non sapere” continuiamo la lista arrivando alla quinta posizione, ovvero saper pulire i vetri e i vasi di vetro con rapidità ed efficacia utilizzando i sistemi della mia nonna.
Nonna Wanda infatti mi ripeteva sempre che il metodo migliore per far brillare i nostri amati oggetti trasparenti, siano essi elementi delle finestre o splendide suppellettili a far bella mostra in casa è uno solo, ovvero l’utilizzo sapiente di una miscela che sembra avere un po ‘a che fare con le pozioni magiche ma che in realtà è l’emblema della semplicità.
1) Mescolate in parti uguali acqua tiepida e aceto in una bacinella.
2) Bagnate completamente un foglio di carta di giornale (utilizzate pure il quotidiano che volete, non certo che Repubblica lavi meglio del Corriere della Sera)
3) Strizzate leggermente il foglio medesimo in modo che sia proprio grondante
4) Strofinate il giornale bagnato sulla superficie del vetro da pulire
5) Senza sciacquare poi asciugate il vetro con un altro foglio di carta del quotidiano, questa volta però questa dovrà essere completamente asciutta per poter assorbire tutti i residui lasciati in precedenza.
Oltre all’aceto è possibile utilizzare anche l’alcool denaturato ( quello rosa per intenderci) o l’ammoniaca, questo per chi, diversamente dalla sottoscritta, non teme di cadere a terra lunga distesa per l’intensità degli effluvi di questi due ultime sostanze.
Dunque, che siate casalinghe (più o meno disperate) o wedding planner alle prese con le pulizie degli allestimenti appena ritirati, che aspettate? Guanti alla mano e… buon lavoro!
Diventare wedding planner?
Eccovi la mia personalissima ricetta.
Ingredienti:
- una prima formazione (seria)
- un buon tirocinio (obbligatorio per comprendere)
- l’imprescindibile gavetta (lunga)
- l’acquisizione di serietà e professionalità (comprovate)
- una buona dose di disponibilità (non sempre facile)
Si condisca il tutto con una buona dose di passione e con il proprio personalissimo tocco di bacchetta magica, perché il proprio sia uno stile sempre unico e riconoscibile.
Certo tutto questo non è facile ma… è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo!
Ladies rules: must know – Ovvero ciò che una donna non può non sapere. Regola n.2
Mie care Signore, eccoci alla regoletta numero due…
Non so dirvi quante volte mi sia capitato, durante l’organizzazione di un matrimonio, il caratteristico momento del “salto del bottone“. Non si tratta di un ballo folcloristico ma di un attimo di panico vero! Aggredisce un po’ tutti: testimoni, sposo, ospiti di vario genere…
Una wedding planner degna di questo nome non può esimersi dal conoscere e praticare le basi fondamentali del piccolo cucito.
Tenersi sempre pronte con un piccolo “necessaire” per essere sollecite e solerti risolutrici di problemi, perchè un impercettibile, leggiadro svolazzo di filo divenga non accessorio o insignificante ma denso di emozione per un giorno così fondamentale!