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#mammeconundiavolopercapello Un “normale” inizio di giornata

Tutto
comincia con un risveglio al fulmicotone.
Lo
stesso che ci fa passare dalla beatitudine del sonno al delirio dei mille km
all’ora della sveglia nostra e dei figli. In men che non si dica siamo
catapultate nella trottola organizzativa quotidiana che ha più della staffetta
4×100 (mamma + papà + baby-sitter + bidella) che del quieto andamento di una
normale famiglia cittadina.
Sapete benissimo quali
saranno le incombenze di noi genitrici del terzo millennio, nel lasso di poche
ore dovrete gestire:
  • la dichiarazione di
    guerra alla sveglia da parte della prole;
  • la preparazione della
    colazione con minaccia di disintegrazione della Wii in caso di salto del pasto;
  • l’imbuco della merenda
    “sana” nella cartella dei piccoletti, consapevoli del fatto che la scambieranno(sempre
    che qualcuno la voglia), la venderanno, la distruggeranno one faranno un
    preparato degno del piccolo chimico;

  •  il trattato per la pace
    nel mondo nel tentativo di riconciliare i marmocchi che nel frattempo hanno
    avviato una gara a chi catapulta più pezzi di biscotto dall’altro lato del
    tavolo (e qui siamo già sfiancate);
  • l’accompagnamento a
    scuola previa patteggi col vostro partner: «Io prendo il piccolo, tu deposita
    gli altri due, scaraventali dentro entro le 8,30 o si beccano una nota».

Il tutto nella speranza che il tacco (se siete così temerarie da indossarlo di prima mattina) non si incastri ne perfido porfido… 

Insomma, che dire, un “normale inizio di giornata per ogni mamma con un diavolo per capello!

Poche regole per una buona educazione a scuola

Settembre è sempre un mese molto ricco di appuntamenti sia per i genitori che per i bambini che si trovano a dover affrontare una serie di novità e cambiamenti delle abitudini consolidate durante il periodo estivo. Che si tratti di una ripresa dell’iter scolastico o dell’inizio di una nuova avventura, i genitori potrebbero cogliere al volo l’occasione di insegnare (o rinfrescare) ai loro pargoletti qualche regola di base che potrebbe aiutarli a vivere meglio i mesi a venire. Nella società in generale, e nella scuola in particolare, esistono alcune norme che dovrebbero essere date come imprescindibili per le personalità in via di definizione come quelle dei piccoli, ma esistono anche accorgimenti più easy che potranno facilitare di  molto anche il loro rapporto con i coetanei, vediamone qualcuna:
Abbigliamento – La scuola non è una spiaggia, un campo da tennis o una passerella di alta moda. Si tratta di un ambiente semi-formale dove anche l’aspetto estetico ha un suo ruolo: insegnate ai piccoli a scegliere gli abiti più adatti al contesto lasciandoli però liberi di esprimere la loro personalità e i loro gusti. Se riuscirete ad educarli ad una certa compostezza e ad evitare gli eccessi sarà una conquista (almeno fino all’adolescenza, quando ricominceranno i dolori!)
Puntualità – Arrivare in orario per l’inizio delle lezioni non è solo un dovere, ma anche un segno di attenzione e riguardo verso gli altri. Spiegate ai bambini l’importanza della puntualità e adeguate le tempistiche di sveglia e preparazione mattiniera ai nuovi ritmi cercando di responsabilizzarlo, senza troppe angosce però!
Il saluto – L’approccio verso gli altri è fondamentale. Un saluto allegro ma decoroso come “Buongiorno!” sia ai compagni che alla maestra non pare più molto di moda: peccato perché non soltanto farebbe in modo che il vostro pulcino venga tenuto in gran considerazione, ma aumenterebbe anche la sua autostima nel momento stesso in cui l’espressione venisse copiata anche dagli altri compagni diventando una sorta di tendenza del momento. Il caro vecchio “ciao” è comunque pur sempre molto gradito.
Niente parolacce – Non potrete evitare che il turpiloquio non tocchi mai le labbra dei vostri pargoli, questo potrete immaginarlo da voi, eppure sarà necessario che siate inflessibili sull’argomento per quanto concerne l’ambiente scolastico. Cercate di fare in modo che le parolacce suonino alquanto raccapriccianti e sgradevoli  soprattutto se dette da un bambino, anche se qualche compagno ne dovesse far uso. Per far questo potreste portagli come esempio il suo personaggio preferito (un cartone animato, un peluche o una persona) mentre si accinge a proferire parole tutt’altro che educate. A lui farà una pessima impressione e voi potrete rincarare la dose.
Condividere – Capita, a volte che qualche bimbo, per svariate ragioni, si presenti in classe senza merenda oppure che si sia dimenticato la penna, la gomma o il quaderno a casa. Spiegate a vostro figlio l’importanza della condivisione e del mutuo soccorso, raccomandategli di essere sempre disponibile consigliandogli vivamente di non chiudersi in un ostinato egoismo perché potrebbe un giorno toccare in sorte proprio a lui una situazione similare.Infine, ricordate che insegnare ai bambini a suggerire e far copiare i compagni (senza farsi scoprire dalla maestra mi raccomando!) apre alla gentilezza, aguzza l’ingegno e sviluppa il senso di comunanza con gli altri. Che volete di più?                                                                           

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