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D.S.W? – Matrimonio in tacco 12?

Domanda: Il mio
fidanzato è un po’ più basso di me ma il giorno del Sì non vorrei rinunciare ai tacchi, sararei fuori luogo?

Risposta: Per fortuna i tempi sono
cambiati e non siamo più nell’Ottocento quando le donne dovevano
presentarsi contrite, coperte di strati di veli pesanti e anche un
po’ gobbe, per non oscurare la figura del futuro marito. 
I tacchi,
specie quelli un po’ altini, sono un dettaglio praticamente
irrinunciabile. In meno di 30 secondi regalano a una donna una taglia
in meno e un anno di corso di portamento in più.
Se fanno parte della tua
personalità ma SOPRATTUTTO sai portarli con disinvoltura allora che
tacchi siano! Quello del matrimonio sarà anche il “tuo” giorno,
quindi perchè rinunciare ad una camminata “regale”?
In fondo se lui ha deciso
di portarti all’altare saprà amarti 
nella buona e nella cattiva sorte, in ricchezza e in povertà, col tacco 12 e le ballerine!

Fenomenologia del tacco12 – Prima parte: l’effetto taumaturgico

Un paio di scarpe col
tacco, un bel tacco (il più
vicino possibile alle vette dei 12 cm),
è per una donna
un vero e proprio tocco di bacchetta magica.
Migliora istantaneamente l’aspetto fisico e di
conseguenza ritempra
lo spirito in men che non
si dica.
Kaytoure
Insomma, a dispetto di tutto ciò
che
pensa il genere maschile (mariti e fidanzati
nella fattispecie),
nonché il gruppetto di mamme e padri particolarmente votati al
risparmio più cruento, un paio di scarpe nuove è un vero
toccasana
!
Certo, camminare su certi
trampoli ha quantomeno del
miracoloso e sono davvero poche le donne
che riescono
a passare l’esame “calzatura vertiginosa” senza
che venga inferta alle propaggini inferiori del loro corpo
una certa
qual sofferenza. 
Eppure, pensiamoci: una scarpa col tacco non si nega
a nessuna! 
In fondo
l’incedere su certi rialzi ha un effetto taumaturgico anche sulle inclinazioni personali: regala almeno 
10 punti avventura
15 punti intraprendenza 
e
almeno 50 punti personalità
Due sono i soli problemi
che affliggono chi voglia cimentarsi in questo equilibrismo
prevalentemente
femminile.
Primo come scegliere le
scarpe con il tacco giusto;
Stella Friday
secondo: come imparare a
governarle.
Nel primo caso varrebbe
la pena
di conoscersi bene, ecco dunque il mio consiglio: fatevi una
pedicure
accuratissima, perfetta e femminile, dopo di che appoggiate
sul pavimento un
foglio di carta sufficientemente grande da
accogliere entrambe le vostre appendici con le
unghiette
graziosamente dipinte del vostro colore preferito (non si
fanno mai queste cose senza essere men che
impeccabili!), alzatevi in
piedi, accovacciatevi fino a raggiungere le vostre estremità e
tracciate con un
pennarello la sagoma che questi assumono sul foglio. Quelle linee vi
riflettono, siete voi!
The Indipendent
A domani per la seconda parte!

Dall’alto di quel tacco 12

Certo, camminare su certi trampoli ha quantomeno del miracoloso e sono davvero poche le donne che riescono a passare l’esame “calzatura vertiginosa” senza che venga inferta alle propaggini inferiori del loro corpo una certa qual sofferenza. 
Eppure, pensiamoci: una scarpa col tacco non si nega a nessuna! In fondo l’incedere su certi rialzi ha un effetto taumaturgico anche sulle inclinazioni personali, regala almeno:
– dieci “punti avventura”
– quindici “punti intraprendenza” 
– e almeno cinquanta “punti personalità”
Due sono i soli problemi che affliggono chi voglia cimentarsi in questo equilibrismo prevalentemente femminile. 
Primo: come scegliere le scarpe con il tacco giusto
Secondo: come imparare a governarle
La vera faccenda complicata sta nel sedare la rivolta dei vostri piedini ai primi approcci alle vette della femminilità.

Presto vedremo come…

L’angolo del bigodino: figuracce

Per la fortunata rubrica “L’angolo del bigodino” ecco come le figure barbine capitano proprio a tutte, anche anche alle superstar cinematografiche. La povera Nicole Kidman ad esempio, investita in pieno da un paparazzo ciclista (!), si è ritrovata gambe all’aria in meno di un nanosecondo. 
Eppure cosa ricordiamo di lei? 
L’espressione sconvolta e corrucciata? NO!
L’ottima forma fisica nel capitombolare in perfetto stile judoka? NO!
Abbiamo forse temuto che le di lei gambe, lunghe e flessuose, si fossero irrimediabilmente abrase? NO!
Ricordiamo l’etichetta del prezzo sotto le scarpe! Mai rimossa dalla suola e ormai imperitura anche sul web. 
Questo è un grande insegnamento per tutte noi: stile è anche e soprattutto attenzione ai particolari, con buona pace di Nicole!

Fenomenologia dei tacchi alti

“Un paio di scarpe con i tacchi alti valgono la spesa. Sono chirurgia plastica, terapia e fascino: tutto in un solo colpo. Soldi ben spesi.

Non è possibile avere né troppo fascino né troppe scarpe“.