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L’arte di accettare i complimenti

Ogni tanto capita di ricevere dei complimenti. Sinceri o artefatti che siano richiedo un intervento immediato e ben ponderato, per savaguardare l’autenticità di un apprezzamento genuino e per riuscire a voltare nel giusto verso anche una lusinga poco più che cerimoniosa, a tutto vantaggio della vostra autostima. E per le signore che ne escono con un poco di imbarazzo sappiano che il rossore delle gote è quanto di più delizioso e delicato si possa ricevere in risposta ad un apprezzamento genuino.
Un po’ per tutti (noi) ecco le regole di base per riuscire ad accettare ogni sorta di elogio con un tocco di bon ton:
1) Per prima cosa fate attenzione a ciò che il vostro interlocutore sta dicendo senza far mostra di voltare lo sguardo altrove alla ricerca di chissàchi o chissacchè.
2) Evitate di interrompere chi vi sta esternando il proprio apprezzamento ma lasciate che questo venga snocciolato fino all’ultimo flebile sospiro (di ammirazione ovviamente) o simpatico gridolino di rallegramento.
3) Ringraziate, sempre. Un semplice e perfetto “Grazie davvero, sei molto gentile” sarà più che appropriato. Se poi voleste rinforzare l’apprezzamento per la lode appena ricevuta potrete agganciarvi a quanto appena esternato dal vostro interlocutore senza sminuire in alcun modo il complimento ma trovando un modo per sottolineare quanto sia stato gradevole riceverlo. Ad esempio in caso di: “Mia cara, quest’abito ti dona moltissimo” la risposta sarà: “Oh, grazie mille, sei davvero gentile! Ero molto indecisa se indossarlo stasera o meno”.
4) Se conoscete il nome della persona con la quale state conversando menzionatelo durante la chiacchierata, in risposta al complimento. Egli (o ella) ne sarà oltremodo lieto.
5) Sarà però il caso di non ricambiare il complimento immediatamente. Ovvero, se giunge al vostro indirizzo un “Stai benissimo con questo nuovo taglio di capelli” si eviterà qualcosa del genere “Grazie, anche tu stai benissimo” che nulla dà ad intendere se non una vacuità di risorse in tema di risposte.
6) Cercate nei cassettini della vostra mente una risposta che sia comletamente positiva e chiudete a doppia mandata nella “cassaforte della malalingua” una risposta saccente o un tono negativo. In fondo anche un complimento insincero ha avuto la grande utilità di mettere in moto le rotelline encefaliche di un qualsiasi interlocutore che, per avvicinarsi, ha dovuto quanto meno considerare con avvedutezza (si spera) cosa dirvi…
7) Infine, riflettete su quanto sia gradevole ricevere degli apprezzamenti sinceri e… passate parola. Ovvero cercate di regalare agli altri quel pizzico di vera e autentica attenzione che spesso regala anche a chi la propone, una svolta assai positiva della propria giornata. Perchè sorriso chiama sorriso e la gentilezza è il migliore dei belletti.
A proposito… se siete voi a farli, niente complimenti sul calo ponderale! Non viè nulla di meno bon ton!
                                                                                                                                       Per chiacchierarne insieme…

GRAZIE DEI FIOR E DEI REGALI DI PIU’ ANCOR…

Con grande tristezza mi capita sempre più spesso di incorrere in quel deplorevole comportamento che consiste nel non ringraziare più, ne’ per iscritto ne’ verbalmente, chi, in modo gentile, ci fa dono di un oggetto o di un mazzo di fiori. Vediamo, in linea generale, in che modo dovrebbero venir omaggiati oggetti e “pensieri profumati” per passare quindi allo specifico delle nozze. Se capitasse di essere invitati a casa di un amico per cena, o altra occasione, sarà buona norma evitare di presentarsi a mani vuote e portare con noi un piccolo presente da porgere nelle sapienti mani della padrona di casa al momento del nostro arrivo. Nel presentare un pacchetto a mano il galateo vorrebbe che si evitasse di allegare ogni genere di biglietto trattandosi di gesto confidenziale e di tono particolarmente “amicale”. Dal canto suo la Signora dovrebbe premurarsi di spacchettare subito l’omaggio (con estrema discrezione per non offendere chi eventualmente non si fosse ricordato o non avesse potuto portane uno proprio) e ringraziare immediatamente il gentile ospite. Nell’eventualità si trattasse di vettovaglie di qualsiasi genere (vino, cioccolatini, dolci o altro) sarà gesto gentile offrirne agli ospiti servendo loro anche quanto ricevuto in regalo. Nel caso si tratti invece di ricevimenti di tenore un po’ più formale, ai quali vengono solitamente invitate un buon numero di persone, sarà viceversa opportuno allegare un piccolo biglietto scritto a mano, per dar modo ai padroni di casa di poter riconoscere quanto proviene dalle nostre mani. Sarà infatti molto difficile poter procedere all’apertura del pacchetto la sera stessa alla presenza di tutti gli ospiti. Gli organizzatori del ricevimento provvederanno ad un sentito ringraziamento il giorno successivo, mediante una breve telefonata. Argomento a parte sono da considerarsi i fiori, che dovrebbero venir consegnati alla padrona di casa con buon anticipo rispetto all’inizio del ricevimento (ad esempio la mattina se si trattasse di un invito a cena) per non creare impiccio durante il clou dell’evento, oppure il giorno successivo. Nel primo caso la Signora dovrà adoperarsi perché i fiori ricevuti facciano bella mostra di loro debitamente aggiustati in un vaso e visibili agli ospiti; nel secondo caso uno squillo a chi abbia pensato ad un ringraziamento così soave sarà certamente d’obbligo. Ricordo che in caso di omaggio floreale da inviarsi ad una sposa sarà buona regola che questo venga inviato a casa della fanciulla almeno il giorno prima delle nozze, al fine di evitare crisi isteriche da “last minute” proprio il giorno del matrimonio. Meglio sarebbe optare per un invio a casa dei novelli sposi al loro ritorno dal viaggio. Il dono sarà sicuramente più gradito ed apprezzato. Un capitolo a parte sono poi da considerarsi i ringraziamenti relativi al matrimonio. Oggigiorno si utilizza un cartoncino con la dicitura “Gli sposi ringraziano” già allegata alle bomboniere, nell’usanza moderna di consegnare queste ultime al termine del ricevimento. Bon ton dovrebbe però che i bigliettini di ringraziamento, veri e propri biglietti da visita di famiglia, venissero scritti a mano con un chiaro riferimento al dono ricevuto o alla partecipazione alla cerimonia, e spediti al ritorno dal viaggio di nozze a chiunque si sia premurato di inviare un dono agli sposi o abbia partecipato alla festa. Ringraziare, per qualsiasi gentile pensiero, dovrebbe essere un gesto garbato ma usuale e naturale, da non dimenticare mai!Articolo pubblicato su TG COm Oggi Sposi – Leggi l’articolo

Grazie a voi tutti per gli auguri!!

Un grande abbraccio a tutti gli amici che si sono ricordati del mio genetliaco! A presto!