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Al museo con i bambini: strategie e bon ton salva-mamma
Visitare un museo o una galleria d’arte con i bambini non è sempre facile, la noia (con relativo piagnisteo a volume stratosferico) é sempre in agguato. Non solo, se non adeguatamente trattenute, le manine dei pargoletti rischiano a volte di appoggiarsi in luoghi off limits facendo scattare allarmi di ogni tipo con conseguenti terrificanti sguardi di rimprovero da parte di guardiani e astanti, insomma un vero stress!
Eppure è davvero un peccato rinunciare alla vista di opere interessanti, e questo sia per i genitori che per i figli. In realtà qualche strategia esiste a patto che siate disposti a metterci una certa dose di pazienza e un minimo d’impegno.
A visita conclusa, un bel gelato per tutti!
Leggi questi articolo anche su Paper Project: http://paperproject.it/rubriche/bon-ton/al-museo-con-i-bambini-strategie-e-bon-ton-salvamamma/
Le 3 regole d’oro per il corretto utilizzo del tovagliolo a tavola
Durante questa lunga estate calda a tavola ne ho viste di indicibili. Se l’atmosfera vacanziera è foriera di risate e attimi goderecci, di cene con gli amici e momenti conviviali rilassati, la vista del tovagliolo simile ad un feticcio imputridito lasciato in bella vista sul tavolo o peggio assimilato ad una sacra sindone, e per questo motivo mai neanche toccato, ha del raccapricciante.
Ecco le tre regole d’oro per il corretto utilizzo del tovagliolo a tavola:
1) Il tovagliolo è parte integrante di una buona educazione conviviale e non va dimenticato in un angolo accanto al piatto. Una volta che ci si sia accomodati al nostro posto avremo cura di appoggiarlo in grembo senza indugio. Quando sia più corretto farlo, se immediatamente dopo esserci seduti o all’inizio del pasto vero e proprio, non è cosa di particolare rilevanza. Come dire, fate un po’ come vi pare… E’ invece l’impiego di per se stesso ad essere obbligato.
2) Il tovagliolo non va aperto completamente, ne’ tantomeno steso sulle cosce come se fosse una coperta di lana alla quale manchi solo il gatto per completare un idilliaco quadrettino. La cosa più corretta è spiegarne un solo lembo lasciando che il pezzo di stoffa rimanga delle fattezze di un rettangolo, con due lati ripiegati su loro stessi. Durante la cena avremo cura di pulirci le labbra con la sola parte interna del tovagliolo che poi ripiegheremo nuovamente sull’altra.
In questo modo otterremo due risultati: il primo sarà di nascondere a noi e agli altri le orribili macchie inevitabilmente prodotte sul tessuto, il secondo sarà di non sporcare i nostri abiti (o la tovaglia) in quanto tutta la parte imbrattata sarà chiusa all’interno dei due lembi.
3) Una volta terminato il pasto, il tovagliolo non dovrà essere ripiegato bensì appoggiato seppur compostamente alla sinistra del piatto.
Ricordo che il tovagliolo si rivela un indispensabile amico pronto a soccorrerci pochi attimi prima di appoggiare le labbra al bicchiere per ingurgitare qualsivoglia genere di bevanda. Nulla è più spaventosamente stomachevole che doversi sorbire tutta la sera l’atroce vista del bicchiere orrendamente impiastricciato del commensale accanto.
Ladies rules: must know – Regola n.4 APPARECCHIARE LA TAVOLA
Vi sono occasioni in cui l’informalità però deve cedere il passo ad una rigorosa etichetta.
A questo punto, sarà molto meglio conoscere bene tutte le norme di rigore per evitare scivoloni di stile (o grasse risate!). Faremo tesoro di queste regolette per modificarle a nostro uso e consumo non appena le circostanze ce ne daranno il pretesto. Ecco dunque un mio velocissimo schema per l’allestimento di una tavola formale.

- Forchette: vanno posizionate a sinistra del piatto. Cominciando dall’esterno troveremo quella da antipasto, quindi quella da pesce e da carne.
- Forchetta a destra solo quando: quando è l’unica posata presente sulla tavola oppure se se si tratta di una forchettina da ostriche o lumache.
- Coltelli: vanno apparecchiati a destra. Quello da pesce si posizionerà più esterno, quello da carne, dotato di lama affilata, andrà invece vicino al piatto, rivolto verso l’interno.
- Cucchiaio: da potage o da zuppa (il brodo si beve direttamente dall’apposita tazza). Andrà posizionato a destra, esternamente ai coltelli.
- Bicchieri: l’apparecchiatura classica li vorrebbe con una disposizione obliqua al piatto. All’esterno avremo il bianco, poi il rosso quindi l’acqua.
- Piattino pane: in alto a sinistra, corredato dell’apposito coltellino da burro, se previsto.
- Posatine da dessert e frutta: (da servirsi in quest’ordine) posizionati ad ore 12 rispetto al piatto. Il coltello rimarrà sempre con la lama rivolta all’interno quindi le altre posatine andranno apparecchiate a salire. Se non ricordate il trucco per non sbagliare lato ai manici di queste posate CLICCATE QUI e andate a rileggerivi il post dedicato.
- Sale: piccola salierina, una per commensale, prevista perchè il bon ton non concederebbe di farne richiesta all’ospite
- Tovagliolo: a sinistra, oppure a destra o anche sul piatto (posto di aver apparecchiato solo con il piano) piegato in maniera molto semplice.
O tempora, o mores! La banalizzazione del rispetto
Ladies rules: must know – Regola n.3 COME SI FANNO LE PRESENTAZIONI
Esempio: “Signora Riboldi, le presento il dottor Marco Ravizza, specialista di oculistica infantile presso l’Orspedale San Raffaele di Milano.”
Qualche piccolo trucco
Ladies rules: must know – Ovvero ciò che una donna non può non sapere. Regola n.1
Ti telefono o no?
Un’odierna telefonata, iniziata e terminata in maniera alquanto brusca, mi ha fatto sovvenire come il bon ton telefonico sia divenuto, anche in tempi di imperanti comunicazioni in velocità, cosa assai rilevante. Ricordiamo qualche semplice regoletta per mantenere un certo contegno anche in presenza di interlocutori piuttosto “tranchant”.
ed infine… telefono si, telefono no:
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sempre staccato o con suoneria totalmente silenziosa in: cinema, teatri, mostre, ristoranti, conferenze e luoghi di culto
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alla guida va utilizzato solo con appositi dispositivi quali auricolari e vivavoce che oltre a far evitare una multa salata riescono a distrarre meno il conducente della vettura
- se il telefono squilla mentre si è in presenza di altre persone ci si scusa e si riduce il tempo di conversazione a pochi attimi per informare il proprio interlocutore che siamo impossibilitati a parlare e che si richiamerà in seguito
- Se in presenza di ospiti si dovesse avere la necessità di telefonare si chiederà il permesso ai presenti allontanandosi temporaneamente per il tempo della conversazione.
Coltiviamo un po’ di “etichetta telefonica” perchè non sia più considerata un lusso, ma una consuetudine.