Non ci sono vie di mezzo per la festa di San Valentino o la si ama o la si detesta decisamente.
Per la festa degli innamorati niente è più apprezzato di una bella cenetta a casa organizzata con grande cura. In fondo pensateci, le occasioni più importanti, quelle più intime, vengono proprio predisposte all’interno delle pareti casalinghe. Certo questo richiede un po’ di impegno e di tempo a disposizione, ma il risultato rischia di essere di gran lunga migliore di qualsiasi serata trascorsa in un ristorante certamente affollato per l’occasione. I punti fondamentali a cui fare attenzione sono tre:
Sorpresa: per creare la complicità giusta potrete allestire un tavolo piccolo e speciale, magari in un luogo diverso da dove mangiate usualmente, in modo che sia un’esperienza nuova e diversa per entrambi. Ad esempio se siete soliti cenare in cucina preparate un tavolino in soggiorno (anche quello da campeggio vestito da una bella tovaglia andrà benissimo) oppure scegliete un’atmosfera più esotica e organizzate la vostra cena sul tavolo basso del tinello, utilizzando comodi cuscini come sedute.
Preparate poi un menu a tema, qualcosa di non esageratamente complicato o spiccatamente afrodisiaco (i riferimenti marcati in certe occasioni sono di dubbio gusto) cucinate piuttosto un piatto che vi ricordi un momento felice, un viaggio che vi piacerebbe fare insieme o elaborate semplicemente una pietanza da condividere come ad esempio una saporitissima fondue chinoise, semplice da preparare e molto scenografica. Per finire lasciatevi la gradevolezza di un frutto da mangiucchiare lascivamente con le mani (uva, licis ecc).
Luci: Una volta fatta la vostra scelta apparecchiate in maniera impeccabilmente romantica, utilizzando accostamenti di colore legati ai toni caldi e brillanti e curando in particolare l’illuminazione. L’atmosfera intima creata dalle luci soffuse, ma soprattutto dalle candele, favorirà la complicità e la confidenza. Se sul tavolo la fiamma vi distrae dallo sguardo del vostro partner posizionate le candele in angoli più distanti della stanza ma pur sempre all’interno del vostro campo visivo.
Suoni: La colonna sonora in certi frangenti è di fondamentale importanza: niente musica troppo movimentata o a volume eccessivo, attenzione però anche alle compilation eccessivamente “fiacche” che potrebbero appiattire o spegnere totalmente la serata. Il top è un crescendo musicale con qualche pezzo un po’ sensuale, soprattutto sul finire della sera. Preparate la vostra play-list con buon anticipo, potrebbe anche essere uno splendido regalo per il vostro partner.
Che siano tempi di crisi o meno ricordate che una frase d’amore è il regalo più romantico che si possa mai ricevere, perciò ingegnatevi e scrivete un vostro personalissimo pensiero (davvero vostro e non scopiazzato da siti di aforismi o dai social network) proponendolo al partner in modo inusuale. Un dono, qualsiasi esso sia, risulta tanto più gradito quanto è inaspettato perciò, che abbiate in mente di regalare anche solo un piccolo fiore o abbiate optato per un oggettino, evitate di presentarlo in situazioni banali o senza l’accompagnamento di un dolce sussurro ancor meglio se scritto di vostro pugno su un bigliettino garbato. Ricordate che a san Valentino difficilmente si resiste ad un biglietto di vera carta. Le frasi, anche le più romantiche, scritte via mail hanno tutt’altro sapore!
Se siete a cena insieme aspettate che la serata abbia preso piede, che il vino e il buon cibo vi abbiano reso rilassati e spiritosi per poi trovare l’attimo in cui il vostro partner stia pensando a tutt’altro… et voilà, fate giungere la vostra sorpresa. Basterà avvolgere l’oggetto in un pacchetto creativo, realizzato anche con materiali di recupero come ad esempio un sacchetto del pane ben decorato o una rivista arrotolata su se stessa. La sorpresa sarà assicurata!
Se poi avete scelto un gioiello consegnatelo con stile e con l’aggiunta di un tocco della vostra personalità. Aiutate voi stessi la vostra lei ad indossare il monile. Un gesto morbido che ha però in sé tutta l’irresistibile sensualità di un tocco provocante.
In occasioni tenere vorremmo certamente che emergessero i lati migliori di noi stessi. Desidereremmo essere garbati ma brillanti, chic ma passionali, sensibili ma non troppo sentimentali.
Ecco tre piccoli consigli per lei e per lui.
Per lei:
1) Evitate le mise troppo provocanti e i tacchi eccessivamente alti se non siete abituate, cadere dal tacco 12 e passare la serata al pronto soccorso è il modo migliore per rovinare una cenetta romantica. Abbandonate anche l’idea di togliervi le scarpe a cena confidando che tanto sotto il tavolo lui non vi vedrà. Un minimo di stile e amor proprio innanzi tutto!
2)Dimenticatevi qualsiasi tipo di discorso troppo melenso o comunque eccessivamente problematico. Certe occasioni sono fatte per rilassarsi, per una sera pensate a ciò che interessa al partner.
3) Non imbronciatevi se non ricevete il regalo che speravate, gustatevi invece il momento, sarà già un successo aver ricevuto più attenzioni del solito.
Per lui:
1) Siate attenti e galanti ma non forzatevi in atteggiamenti eccessivamente romantici se non fa parte della vostra personalità. Fare promesse da marinaio è assolutamente controproducente.
2) Non presentatevi con regali “boomerang” tipo due biglietti per la finale di Champions League o una coppia di sigari cubani da “gustare insieme”, il ringhio di rabbia da parte della vostra signora sarebbe più che meritato.
3) Non sognatevi neanche lontanamente di fare allusioni a storie passate, le “ex” sono assolutamente innominabili in certe situazioni.
Ultimissimo consiglio, i sentimentali a corto di denari ma dotati di buone capacità vocali e di buona volontà: pensate ad intonare una sana vecchia serenata sotto la finestra di lei.
Sono piccole cose dal gusto retrò ma di ancora romanticamente in gran moda.
https://www.giorgiafantinborghi.com/wp-content/uploads/2013/02/555964_10200731918606823_1208818381_n.jpg400400Giorgia Fantin Borghihttps://www.giorgiafantinborghi.com/wp-content/uploads/2016/02/logo_sm4.pngGiorgia Fantin Borghi2013-02-11 18:10:002016-04-01 16:11:11Piccoli consigli per un San Valentino divertente... con un tocco di bon ton
Una chiacchierata con le menti innovative di Zankyou che potrebbe far felici anche voi…
Ecco cosa è emerso dalla loro viva voce: “Cara Giorgia, che dirti? Partiamo dalla premessa che una donna alle prese con l’organizzazione del proprio matrimonio arriva alla fine, cioè al momento in cui dovrebbe finalmente godere appieno dei frutti del suo duro lavoro di preparazione, con in corpo pochissimo bon ton (e qui io inorridisco Ndr). Vuoi lo stress, gli imprevisti, la suocera impicciona, il futuro marito fai-tu-per-me-va-tutto-bene. Il vero traguardo non è farsi sposare ma arrivare indenni all’altare (sante parole… Ndr).
Siamo donne del nuovo millennio e, soprattutto in questi ultimi anni, è innegabile che la tecnologia sia accorsa in nostro aiuto rendendoci più facile il disbrigo di numerose incombenze legate al matrimonio. Una tra tutte è quella della lista nozze.
Fino a non molto tempo fa l’unica alternativa possibile sembrava quella di trascorrere interi pomeriggi a girovagare nel reparto casalinghi di qualche negozio con la speranza di riuscire a trovare sufficienti oggetti “utili” da farsi regalare. Fortunatamente ora tutto questo è solo un lontano ricordo.
Sempre più spesso infatti prima del matrimonio la coppia convive per un periodo più o meno lungo, e questo fa sì che gli sposi acquistino con il tempo tutto ciò di cui necessitano per la vita quotidiana e non. Così facendo la lista nozze si trasforma, finalmente aggiungeremmo noi, da una semplice lista di oggetti utili ma forse mai davvero graditi fino in fondo, in una vera e propria lista di desideri da realizzare (come la letterina a Babbo Natale! Ndr).
Il viaggio che si sogna da una vita piuttosto che una donazione ad alcune associazioni per una lista nozze solidale. Con la Lista Nozze Online di Zankyou tutto questo è possibile. E’ possibile inserire in lista davvero qualunque regalo e gli invitati potranno consultarla online dovunque si trovino, in Italia o nel mondo e acquistare quello che più piace loro, certi in ogni caso di fare un regalo gradito poiché tutto è stato scelto nella massima libertà!
Zankyou è il servizio di lista di nozze online più usato in Europa: oltre 400.000 sono i regali comprati durante il 2010/2011, 50.000 coppie che hanno usato Zankyou durante l’ultimo anno e oltre 1.500.000 le visite al mese sul nostro sito.
Un’altra cosa ancora, Giorgia… Ammettiamolo, vantarsi non sarà molto bon ton, ma quanto ci piace raccontare a tutti che ci stiamo per sposare, che siamo pazze di felicità, che abbiamo scelto l’abito da sposa! Di sicuro ci piace utilizzare la rete per esprimere i nostri stati d’animo riguardo a quello che sarà un punto di svolta della nostra vita. Zankyou ha pensato anche a questo aspetto del matrimonio permettendo di creare in maniera completamente gratuita il sito web del matrimonio, dove è possibile trovare tantissime funzioni, alcune davvero utili tipo: come organizzare la disposizione dei tavoli (da sempre uno dei maggiori problemi degli sposi) o consultare il meteo per il w-day, altre più sfiziose come il countdown o il diario delle vostre nozze…insomma, uno strumento che ci accompagnerà durante tutto il viaggio verso la nostra nuova vita da donna sposata (da guardare e riguardare anche dopo quanto si desidera!) e che sarà possibile aggiornare in ogni momento.
Insomma da noi di Zankyou due idee tecnologiche per far felici sposi e invitati!”
Sapete che vi dico io… spose tecnologiche: che aspettate??
https://www.giorgiafantinborghi.com/wp-content/uploads/2012/01/vintage-wedding-portrait-ideas_www.oncewed.com_.jpg301400Giorgia Fantin Borghihttps://www.giorgiafantinborghi.com/wp-content/uploads/2016/02/logo_sm4.pngGiorgia Fantin Borghi2012-01-09 23:03:002016-04-01 16:11:19Spose moderne? Ci vuole un po' di tecnologia!
Per qualcuno fare i pacchettini è un vero e proprio passatempo. Per altri invece diventa quasi un incubo natalizio, un supplizio al quale si riesce difficilmente a sottrarsi. Ecco qualche consiglio per rendere piacevole anche questo “doveroso momento”.
1.Un po’ di tempo ci vuole! Dedicare all’impacchettamento dei regali un intero pomeriggio o una serata di metà dicembre. Oltre a farvi trascorrere qualche ora in allegria tra fronzoli natalizi e pensieri cortesi, potrete concentrare il da farsi in un lasso di tempo assai più ristretto.
2.Il luogo adatto. Per il confezionamento dei regalini c’è bisogno di spazio dove allestire tutto il necessario: carte, nastri, colla, forbici. Coprite il tavolo della cucina con qualcosa che non sia a rischio macchie e… via con il lavoro!
3. Riciclare! Sarà ottimo utilizzare tutto ciò che trovate in casa per un confezionamento creativo: piccoli giochini dismessi dai bimbi, cartine geografiche vecchie e inservibili, carta da pacco o vecchie pagine di libri rovinati e non più leggibili, ma anche pezzettini di stoffa, rametti di pino e bacche… Insomma tutto ciò che possa stuzzicare la fantasia.
4. Organizzazione! Per non dimenticare nessuno fate una lista dei regalini ed organizzate tutti i pensierini per categorie (familiari, amici, vicini ecc) in questo modo sarà difficile che qualcuno possa sfuggirvi.
5. Niente esagerazioni. Una presentazione semplice e delicata, perchè no anche inusuale, è solitamente assai più apprezzata di un pacchetto con mille nastri e ninnoli ridondanti.
Posso permettermi un ultimo consiglio?
Perché non allietare queste pratiche di confezionamento con qualche dolce nota musicale in tema con l’ambiente? E’ il momento giusto per una meravigliosa play-list natalizia!
https://www.giorgiafantinborghi.com/wp-content/uploads/2011/12/wrapping-paper-seasonal-fruits-s3-medium_new.jpg225300Giorgia Fantin Borghihttps://www.giorgiafantinborghi.com/wp-content/uploads/2016/02/logo_sm4.pngGiorgia Fantin Borghi2011-12-12 09:07:002016-04-01 16:11:19Pacchettini di Natale? Stile e organizzazione in 5 step
L’accoglienza casalinga squisitamente francese fa dell’eleganza un profumo delicato ma inebriante, una fragranza che avvolge l’ospite per farlo sentire viziato, accudito, lusingato.
In realtà, non solo per deliziare le sante manine di graditissime visite a casa, ma anche per una coccola giornaliera raffinata e gentile. Eccomi dunque ad elogiare grandemente l’uso delle lavette.
Si tratta di piccoli asciugamani “da ospite”, elegantemente modesti, quadrati e sofficissimi, proposti dal mercato in innumerevoli soluzioni tessili.
Molto spesso si posso trovare di spugna, dalle tonalità più disparate e declinate in mille nuance differenti. I più raffinati fanno ricamare queste salviette gentili con le iniziali che gli sono proprie, altre volte se ne rinvengono già decorate con deliziose piccolezze tono su tono.
Semplici o ricercate le lavette rappresentano la soluzione più elegantemente misurata per offrire ed offrirsi un attimo di puro diletto. Offritele agli ospiti nei loro cestini di piqué, spesso venduti insieme ai piccoli asciugamani, o ideate per loro un alloggio inconsueto: un piccolo vaso di cristallo, un vassoietto, una grande conchiglia.
Un’idea utile e un po’ bon tonda regalare e regalarsi per le feste ormai prossime.
Donnamoderna pubblica oggi un mio pezzettino dove si discorre di vecchio e nuovo galateo del matrimonio e di qualche regoletta sempre valida per sapere come comportarsi ma soprattutto tutti i “SI ed i “NO” per evitare terribili figuracce!
SI – Rispondere all’invito appena lo si riceve, o comunque il prima possibile: atteggiamento cortese e soprattutto molto apprezzato che darà modo agli sposi di gestire al meglio l’organizzazione. Ciò vale sia che si possa partecipare al matrimonio sia che non si riesca a presenziare. Accertarsi inoltre se la presenza dei bambini sia contemplata o meno. In caso non lo fosse e non si avesse proprio la possibilità di lasciare i pargoli a nessuno, meglio avvisare per tempo la coppia.
SI – Arrivare alla cerimonia con un buon anticipo (almeno venti minuti). L’unica a cui è permesso un po’ di ritardo quel giorno è proprio la sposa.
NO – Non attendere l’arrivo della sposa sulla soglia della Chiesa o del Municipio ma accomodarsi all’interno, dove suggerito ed attendere con santa pazienza l’inizio della celebrazione.
SI – Al rispetto delle tradizioni con flessibilità! Se siete intervenuti alle nozze perché amici della sposa prendete posto sul lato sinistro, se lo siete per lo sposo sul lato destro. Se notate un enorme disuguaglianza tra le due parti accomodatevi dove c’è più posto senza troppa rigidità.
SI – Vestire in tono adeguato al tipo di matrimonio. E’ assolutamente lecito chiedere indicazioni sull’abbigliamento alle due famiglie ma ricordate che in ogni caso si tratta di un evento che richiede un abbigliamento elegante seppur senza eccessi.
NO – I no dell’abbigliamento dell’ospite perfetto con aggiunta di spiegazione e licenza poetica: No al bianco (riservato alla sposa), no al nero (perlomeno al total black, meglio allora aggiungere qualche nota di colore che eviti l’effetto “funerale in corso”) e no rosso (ma non in quanto tale ma come identificativo di tutti i colori troppo accesi che distoglierebbero l’attenzione degli invitati dalla sposa).
SI – Ai regali che si attengono alla lista nozze, se gli sposi hanno provveduto ad indicarne una. In questo modo si potrà essere certi di far loro cosa gradita.
SI – Al regalo al di fuori della lista nozze, ma solo se si conoscono davvero molto bene i gusti e i desideri degli sposi o se se si è a conoscenza di qualche loro necessità non contemplata nella ormai super utilizzata lista dei regali.
NO – Non inviare mazzi di fiori il giorno stesso delle nozze. Si tratta infatti di un momento troppo convulso dove anche soltanto pensare di recuperare un vaso in più sarebbe cosa assai difficoltosa. Meglio anticipare al giorno prima o attendere il ritorno degli sposi dal viaggio di nozze.
NO – Non modificare i posti a sedere assegnati dagli sposi accomodandosi in tavoli diversi da proprio per star vicino ad un amico di vecchia data o alla biondina seducente di turno. Gli sposi hanno speso ore del loro tempo per creare un aggiustamento gradevole a tutti. Rispettiamo i loro desideri.
Ce ne sarebbero almeno altrettante… ne riparleremo insieme anche a Paola Toia!
https://www.giorgiafantinborghi.com/wp-content/uploads/2011/04/abiti-damigelle-donore.jpg300400Giorgia Fantin Borghihttps://www.giorgiafantinborghi.com/wp-content/uploads/2016/02/logo_sm4.pngGiorgia Fantin Borghi2011-04-19 09:42:002016-04-01 16:11:23NOZZE IN VISTA? ECCO COME ESSERE L'INVITATO PERFETTO
Tra storia e leggenda San Valentino è una festa molto sentita anche in Italia e la ragione deriva probabilmente in una tradizione legata ad una leggenda molto romantica. Pare infatti che Valentino, venerato vescovo di Terni vissuto nel secondo secolo, avesse una spiccata predilezione per le rose rosse, che coltivava amorevolmente nel suo giardino e che regalava ai fidanzati come buon augurio per la loro futura unione matrimoniale senza tralasciare di porre l’attenzione dei due futuri sposi sulle spine appuntite del delicato fiore. Rosa, regina dei fiori Dal rosso intenso delle Black Baccarà al rosso sfavillante delle Grande Amore alle nostalgiche Ingrid Bergman, ecco tutte le rose rosse più rinomate ed apprezzate per San Valentino. Che siano dal gambo lungo e sinuoso o con uno stelo appena ritorto, come appena colte dal cespuglio, le rose rosse possiedono il un fascino ammaliatore capace di far sorridere una donna in qualsiasi situazione. Le rose rosse in special modo devono essere però regalate con garbo ed eleganza, prediligendo un confezionamento contenuto, visto che il fiore è di per sé già alquanto vistoso, e sempre in dozzine o in numero dispari. Cosa mi metto? L’outfit di San Valentino. San Valentino può essere l’occasione giusta per vestire in modo grazioso, magari un po’ provocante e stupire così il nostro accompagnatore. Le regole della moda impongono da sempre di puntare su di un unico particolare per evitare l’overdress: perfetta quindi una scollatura profonda oppure uno spacco ammiccante o anche un abito a schiena nuda, super sexy purchè non si indossi tutto insieme. Scarpe o stivali col tacco invece sono elementi di seduzione imprescindibili, il tutto va ovviamente condito con una buona dose di ironia per non prendersi troppo sul serio. Must di stagione: calze francesine portate da sole o sopra un paio di leggings. …A cena fuori? Annosa la questione della cena: meglio un posticino romantico o un tète-a-tète casalingo a lume di candela? Nel primo caso meglio scegliere (prenotandolo per tempo!) un tavolo appartato, possibilmente lontano dal gran rumore della sala, magari vicino al camino o ad una finestra che possa mostrare una languida veduta ricca di luci scintillanti. Per un tocco in più il suggerimento è di chiamare lo Chef e concordare un menu speciale facendo preparare i piatti migliori corredati magari da un menu che riporti i nomi dei due fidanzati, qualcosa tipo: “Un San Valentino speciale per Alessia e Stefano”. … o a casa, a lume di candela? Se la preferenza è ricaduta su di un incontro romantico tra le mura domestiche chi ospita dovrà dunque destreggiarsi dietro ai fornelli in quell’antica arte che unisce la buona cucina e gli incontri amorosi. Ricette semplici (almeno di non essere cuochi provetti) ma presentate con creatività e ironia. Scelta accurata delle materie prime ed una sbirciatina alle riviste di cucina del mese saranno gli ingredienti necessari per una buona riuscita della serata. Un’apparecchiatura curata che mescoli colori e forme differenti per uno stile tutto personale. Parola d’ordine: mix&match! Regali e regalini Quale fanciulla non si aspetta un dono per San Valentino? Piccolo o grande che sia un regalo fatto col cuore esprime la volontà di pensare all’altro e alla sua felicità. Grande fortuna hanno da sempre i gioielli di taglio discreto, teneri e romantici, acquisti solitamente prediletti dagli uomini. Ma oggi le coppie di regalano anche week end romantici in qualche meta poetica che possano divenire un ricordo scolpito nella memoria dei momenti più belli, o ancora ci si può indirizzare verso un pomeriggio in day-spa, condividendo coccole e massaggi. Le Valentine eleganza d’Ottocento Che meraviglia le Valentine! Cartoline e bigliettini romanticissimi dal tema amoroso, spedite dai pretendenti alla dama desiderata, fin dall’epoca vittoriana. Questa è infatti una tradizione anglosassone che risale già alla metà del 1800 ma ripresa ancora oggi da fidanzati (e fidanzate) che, pur avvalendosi anche di strumenti più moderni come le Valentine via sms o via e-mail, non disdegnano le antiche usanze. Le Valentine d’epoca rappresentano anche la base per un gran numero di collezioni che permettono di associare la ricerca storica al semplice gusto per il bello ed il romantico. Collezione di cartoline… o di fidanzati? E se arrivasse la fatidica domanda…Febbraio è ritenuto l’ultimo baluardo dell’inverno. Un periodo di attesa per l’agognata primavera e quindi un tempo ricco di propositi importanti che guardano al futuro. E proprio in occasione della data in cui ricorre San Valentino potremmo prendere in considerazione un impegno importante, magari per la vita! Ricevete l’anello di fidanzamento, con tanto di proposta super-romantica, proprio nel giorno degli innamorati non potrà che essere il miglior auspicio per nozze da favola!Leggi l’articolo anche su Matrimonio.it
Con grande tristezza mi capita sempre più spesso di incorrere in quel deplorevole comportamento che consiste nel non ringraziare più, ne’ per iscritto ne’ verbalmente, chi, in modo gentile, ci fa dono di un oggetto o di un mazzo di fiori. Vediamo, in linea generale, in che modo dovrebbero venir omaggiati oggetti e “pensieri profumati” per passare quindi allo specifico delle nozze. Se capitasse di essere invitati a casa di un amico per cena, o altra occasione, sarà buona norma evitare di presentarsi a mani vuote e portare con noi un piccolo presente da porgere nelle sapienti mani della padrona di casa al momento del nostro arrivo. Nel presentare un pacchetto a mano il galateo vorrebbe che si evitasse di allegare ogni genere di biglietto trattandosi di gesto confidenziale e di tono particolarmente “amicale”. Dal canto suo la Signora dovrebbe premurarsi di spacchettare subito l’omaggio (con estrema discrezione per non offendere chi eventualmente non si fosse ricordato o non avesse potuto portane uno proprio) e ringraziare immediatamente il gentile ospite. Nell’eventualità si trattasse di vettovaglie di qualsiasi genere (vino, cioccolatini, dolci o altro) sarà gesto gentile offrirne agli ospiti servendo loro anche quanto ricevuto in regalo. Nel caso si tratti invece di ricevimenti di tenore un po’ più formale, ai quali vengono solitamente invitate un buon numero di persone, sarà viceversa opportuno allegare un piccolo biglietto scritto a mano, per dar modo ai padroni di casa di poter riconoscere quanto proviene dalle nostre mani. Sarà infatti molto difficile poter procedere all’apertura del pacchetto la sera stessa alla presenza di tutti gli ospiti. Gli organizzatori del ricevimento provvederanno ad un sentito ringraziamento il giorno successivo, mediante una breve telefonata. Argomento a parte sono da considerarsi i fiori, che dovrebbero venir consegnati alla padrona di casa con buon anticipo rispetto all’inizio del ricevimento (ad esempio la mattina se si trattasse di un invito a cena) per non creare impiccio durante il clou dell’evento, oppure il giorno successivo. Nel primo caso la Signora dovrà adoperarsi perché i fiori ricevuti facciano bella mostra di loro debitamente aggiustati in un vaso e visibili agli ospiti; nel secondo caso uno squillo a chi abbia pensato ad un ringraziamento così soave sarà certamente d’obbligo. Ricordo che in caso di omaggio floreale da inviarsi ad una sposa sarà buona regola che questo venga inviato a casa della fanciulla almeno il giorno prima delle nozze, al fine di evitare crisi isteriche da “last minute” proprio il giorno del matrimonio. Meglio sarebbe optare per un invio a casa dei novelli sposi al loro ritorno dal viaggio. Il dono sarà sicuramente più gradito ed apprezzato. Un capitolo a parte sono poi da considerarsi i ringraziamenti relativi al matrimonio. Oggigiorno si utilizza un cartoncino con la dicitura “Gli sposi ringraziano” già allegata alle bomboniere, nell’usanza moderna di consegnare queste ultime al termine del ricevimento. Bon ton dovrebbe però che i bigliettini di ringraziamento, veri e propri biglietti da visita di famiglia, venissero scritti a mano con un chiaro riferimento al dono ricevuto o alla partecipazione alla cerimonia, e spediti al ritorno dal viaggio di nozze a chiunque si sia premurato di inviare un dono agli sposi o abbia partecipato alla festa. Ringraziare, per qualsiasi gentile pensiero, dovrebbe essere un gesto garbato ma usuale e naturale, da non dimenticare mai!Articolo pubblicato su TG COm Oggi Sposi – Leggi l’articolo
https://www.giorgiafantinborghi.com/wp-content/uploads/2010/10/wedding-etiquette-3.jpg223400Giorgia Fantin Borghihttps://www.giorgiafantinborghi.com/wp-content/uploads/2016/02/logo_sm4.pngGiorgia Fantin Borghi2010-10-06 11:19:002016-04-01 16:11:26GRAZIE DEI FIOR E DEI REGALI DI PIU’ ANCOR…
Ho sempre rammentato ai miei figli che presentarsi a casa di un amico a mani vuote non è mai cosa gentile. Un piccolo pensiero, qualunque esso sia, ben dispone immediatamente chi ci ospita e rende l’accoglienza un momento di tenero “bon-ton“. D’altro canto chi non sorriderebbe sornione al dono di un piccolo bouquet fiorito come quello scelto da Livia..
Disporre il tutto su di un tavolino per il “tè con le amichette” diventa poi un gioco meraviglioso che stimola la convivialità e la creatività dei piccoli come dei grandi.
Giochiamo allora con i colori e con la fantasia per insegnare ai cuccioli come
Con l’occasione della nascita di una bellissima bambina, figlia di un amico fraterno, mi permetto di esplicitare qualche consiglio, secondo galateo, sui piccoli e grandi pensieri che solitamente si desidera far pervenire alla microcreatura e ai raggianti neo genitori o, altresì, nel caso ci si trovasse dal lato opposto, per informare parenti ed amici della deliziosa novità!
Partecipazione di nascita
Entrata in disuso ormai da qualche tempo la partecipazione, scritta a mano in bella grafia o stampata in corsivo inglese su cartoncino, veniva solitamente fatta recapitare ai parenti e agli amici più intimi nei giorni immediatamente successivi al lieto evento.
Normalmente riportava un testo di questo tipo:
Giovanni e Matilde Altieri
sono lieti di annunciare la nascita del loro primogenito Gianluigi
8 Giugno 2010
Milano, via Cappuccio 19
Se invece c’erano altri figli la partecipazione era così composta:
Giovanni e Matilde Altieri
insieme al piccolo Gianluigi
sono lieti di annunciare la nascita della loro secondogenita Beatrice
8 Giugno 2010
Milano, via Cappuccio 19
Considerando che la nascita di una nuova creatura comporta per i genitori un notevole aggravio di lavoro e di stanchezza, se si volesse optare per questo tipo di annuncio consiglierei di delegare la compilazione e la spedizione alla mamma (ormai anche nonna!) o alla migliore amica. Se ci si ritrovasse destinatari di questo annuncio si risponderà con un biglietto di auguri affettuosi e cordiali al bimbo e ai genitori.
Al giorno d’oggi si opta se più per l’uso di semplici e veloci sms che, se scritti col cuore, possono destare tenerezza e gioia in chi le riceve, senza contare che la velocità di diffusione della notizia è senz’altro assicurata! Auguri e felicitazioni potranno in questo caso avere la stessa forma, almeno in un primo momento, posto che due righe scritte di proprio pugno sono sempre assai più gradite come anche i telegrammi che vengono sicuramente apprezzati come gesto cortese.
Doni
Iniziamo col conferire un NO tassativo, per estrema indelicatezza verso gli altri, alle “lista di nascita”.
Un bel mazzo di fiori, assolutamente poco profumati, saranno senz’altro graditi alla puerpera sebbene siano di difficile gestione nel momento di lasciare l’ospedale. Ecco perchè consiglio di inviare i fiori direttamente a casa dei genitori qualche giorno dopo la nascita del bimbetto, una volta certi che la nuova famigliola si sia accomodata tranquillamente a casa.
Di regali e regalini per il pargolo invece potremmo dissertarne fino allo sfinimento, ma in tempi crisi starei senz’altro su doni che possano rivelarsi utili e duraturi.
Molto gradita come investimento, e di sicuro buon auspicio sin da tempi immemori, potrebbe essere cosa gradita una sterlina d’oro, oggetto poi regalabile nuovamente ai vari compleanni/eventi della vita.
I piccoli gioielli sono sempre apprezzati soprattutto dalle mamme di bambine che provvederanno a sfoggiare il dono in prima persona salvo poi conservare il regalo per la figlia fin quando i tempi non siano maturi.
Se si desidera optare per un capo di abbigliamento consiglio di pensare con lungimiranza e di evitare le tutine taglia “nascita” o “1 mese” se non si desidera che il dono finisca in men che non si dica nel mitico “saccone degli abitini troppo piccoli”. Di vestiario per i primissimi mesi ogni famiglia è ricolma. Di capi per il periodo oltre i 3 -6 mesi invece sempre si scarseggia.
Qualunque sia la scelta comunque il dono dovrà essere fatto col cuore, pensando al bene dei due genitori e del nuovo pupetto. In questo caso si rispetteranno bon ton e galateo e sarà davvero difficile sbagliare!