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Tavola: 5 trucchi per fare buona impressione

Pc. Nother Writes
Basta davvero poco per fare un’ottima impressione quando siete seduti intorno ad una tavola imbandita. Ecco i miei piccoli trucchi per far pratica durante le feste di Pasqua!
1) Fare PORZIONI PICCOLE aiuta:
– la conversazione: occorre decisamente meno tempo per masticare i piccoli bocconi
– la linea: impiegando di più a mangiare aumenta anche la sensazione di sazietà
– lo stile: non facendo bocconi da leone la bocca viene aperta relativamente poco e questo è solo un bene!
2) LASCIAR MANGIARE 
Quando siete attorno ad un tavolo, e state conversando amabilmente con altre persone, attendete che l’altro convitato abbia terminato di masticare prima di incalzarlo nella risposta. Piuttosto aggiungete voi qualche frase, fate un commento, una considerazione e lasciategli il tempo di cui necessita. E’ una piccola ma fondamentale accortezza per essere il commensale perfetto.
3) Usate LA SOLA FORCHETTA per mangiare tutto il possibile.
L’uso della sola forchetta, oltre a essere corretto dal punto di vista del bon ton della tavola, dà agli altri convitati l’impressione che padroneggiate completamente questo utensile e conferisce un’aura di maggior sicurezza di se stessi
4) Offritevi di SERVIRE I VICINI
Se a tavola dovesse mancare il cameriere, come capita ad esempio durante le cene tra amici organizzate in casa, offritevi di servire voi stessi i vostri vicini di posto. Gli uomini dovrebbero rifiutare e suggerire di essere invece loro a servire la signora, ma il gesto è sempre molto gradito e denota un certo savoir-faire.
5) ATTENTI ALLE POSATE
La posizione esatta delle posate mente state consumando il pasto vuole il coltello a destra, con il manico appoggiato al bordo del piatto e la lama rivolta verso il centro, la forchetta sarà appoggiata dal lato opposto con i rebbi (le punte) rivolte verso il basso appena accostate alla lama del coltello, senza incrociare le posate.
Una volta terminata la vostra pietanza accostate le posate tra loro e appoggiatele con le punte rivolte verso il centro del piatto e i manici a ore 6,30. Questo anche (anzi specialmente!) se avete utilizzato una sola posata (come al punto 3).
Sono certa che sarete perfetti… Buona Pasqua a voi tutti!
Pc. suacasasuafesta

Le 7 regole d’oro per fare una cena a cinque stelle

Pubblicato: 23 apr 2012 da Barbara

  • L’attenzione nei confronti dell’ospite, che parte con la scelta degli invitati. Questi devono essere ben coordinati tra loro e ognuno deve conoscere almeno un’altro invitato
  • Il menu, che deve essere legato alla stagione e ancora meglio al territorio e infine ci vuole una tavola apparecchiata come si deve.
  • Seguire il modo giusto per disporre piatti e posate magari mixando i bicchieri nuovi con le ceramiche antiche o l’argenteria (vedi foto sopra).
  • Usate una tovaglia perfettamente stirata (tirate fuori la più bella che avete senza timore).
  • Fondamentale lo spirito della padrona di casa, che dovrà essere serena e rilassata.
  • Gli ospiti vanno accolti offrendo loro da bere, e animando il dialogo tra i commensali senza mai lasciarli soli.
  • Vietatissimo assentarsi per più di un quarto d’ora o peggio alzarsi da tavola se non strettamente necessario (il segreto anche qui è organizzarsi per tempo con l’aiuto di una persona di servizio oppure con un carrello portavivande).
  • Il lusso è un atteggiamento. Se volete organizzare una cena molto speciale e stupire i vostri ospiti più importanti non vi basterà un abito elegante o una pietanza ultraraffinata, il contesto è fondamentale e ci sono delle regole precise che se seguite, alzeranno di netto il livello della serata; sono i dogmi del bon ton contemporaneo, che abbiamo chiesto alla super esperta Giorgia Fantin Borghi alla lezione di galateo che abbiamo seguito al Four Seasons Hotel di Milano. Ecco a voi le regole d’oro per non sfigurare allora, perchè muoversi tranquilli e sereni nelle grandi occasioni significa conoscere quei comportamenti che vi faranno sentire a vostro agio anche con le persone più altolocate:
    E l’ospite? Anche lui/lei deve prepararsi un minimo, informandosi sugli interessi dei padroni di casa per alimentare così una conversazione sinceramente interessata; mentre sul modo di stare a tavola troverete molti preziosi suggerimenti di Giorgia, con gli articoli imperdibili su come lasciare le posate nel piatto e la deliziosa guida semiseria a come mangiare i cibi difficili.
    Leggete l’articolo originale su DeluxeBlog

    La tavola di Pasqua tra uova, colori e stoviglie della nonna (ma c’è anche la zia bisbetica)

    Pasqua è una di quelle occasioni perfette per solleticare la creatività e incentivare la voglia di ricevere a casa, senza troppi formalismi, ma con quel certo nonsochè che rende una circostanza familiare o amicale un vero e proprio avvenimento!
    E’ primavera e la stagione stessa ci regala colori sfavillanti e profumi unici per abbellire sia la tavola che le preparazioni tradizionali di questo periodo.
    E’ il momento di tirare fuori, da armadietti e madie di vario genere, tutte quelle stoviglie di solito inutilizzate. Perchè mai lasciar ammuffire cose belle, magari di pregio, per paura di romperle o peggio, pensando di non riuscire a bene utilizzarle? Mescolare sottopiatti moderni con porcellane della nonna in un rinnovato bon ton moderno è quanto di più delizioso si possa pensare, soprattutto nei giorni di festa. Il trucchetto che uso spesso quando non ho sufficienti doppie posate per tutti, ma desidero comunque usare gli oggetti di famiglia, è quello di utilizzare la posata facendone parte integrante dell’apparecchiatura con un ruolo assolutamente di prim’ordine. 
    Ottimo dunque sarà creare una decorazione incentrata sulla posata medesima, conferendole  una posizione di rilievo al centro del sottopiattoad esempio, abbellendola con piccoli cartoncini colorati ritagliati in forme adatte all’occasione, oppure utilizzando il tovagliolo piegato e decorato con nastri in tinta pronti a esaltare la particolarità dell’oggetto. Le pinze da asparagi ad esempio…
    Uno  strumento che al solo pensiero potrebbe far sorridere in realtà è un inimmaginabile gancio per un convivio ad dir poco esilarante. Certo! Perchè chi di noi è abituato a godersi gli asparagi con codesto “attrezzo”? Se ne vedranno delle belle, credetemi (e ringrazierete la nonna!).
    Per decorare la tavola perchè non affidarsi alla natura?
    Chi non ha mai preparato, da piccino, uova di innumerevoli tipologie, colorate, sode o svuotate allegramente trascorrendo pomeriggi forando con un ago le due estremità dell’uovo soffiando come forsennati per eliminare tuorlo e albume senza digregare il guscio in mille pezzettini (che ricordi!).
    Mettete gli ovetti sulla tavola di Pasqua dunque, singoli come segnaposto o numerosi e abbelliti di fiori colorati, utilizzandoli come centrotavola.

     

    Infine, attenzione alle posizioni a tavola! Meglio utilizzare anche i cartellini, insieme ai segnaposto, e assegnare a priori la seduta di ciascun invitato per non mettere il malcapitato nipote vicino alla zia bisbetica di turno…