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Inviti e felicità

Invitare qualcuno a pranzo vuol dire 
incaricarsi della felicità di questa persona
durante le ore che passa sotto il vostro tetto
Anthelme Brillant-Savarin

Bon ton del multi-invito al Salone del Mobile

Prende il via a Milano la settimana del Salone del Mobile, un appuntamento irrinunciabile per chi lavora nel settore, o nell’indotto, ma anche per semplici appassionati di design e mondanità. Ed è proprio in questo periodo dell’anno che la città brulica letteralmente di persone che cercano di destreggiarsi abilmente tra un impegno e l’altro (assolutamente impensabile poter vedere tutto) ma soprattutto tra i numerosissimi inviti del così detto “fuorisalone“.
Durante il periodo della Design Week capita infatti che la nostra presenza sia richiesta ad un numero di eventi superiore alla soglia di tolleranza di chiunque. 
Quindi come agire? Innanzi tutto dovremo porci inevitabilmente la scelta sulle occasioni che, sia dal punto di vista professionale, sociale o emozionale, ci interessano maggiormente e, dato che l’ubiquità non è dono da mortali, sguinzaglaire amici e colleghi in luoghi differenti dal nostro per ricevere notizie in tempo reale sugli accadimenti del momento, potrebbe senz’altro essere un buon modo per non “perdersi nulla”.
Eppure dire di no ad un invito è sempre cosa sgradevole, ecco dunque qualche consiglio per non deludere le aspettative (dei nostri ospiti e le nostre) e sopravvivere a questo tour de force mondano con un comportamento delicatamente bon ton:
Se possibile presenziare all’evento anche solo per qualche minuto, magari arrivando con un minimo di anticipo sull’inizio ufficiale o facendo capolino verso il finire della manifestazione
  Cercare attivamente il padrone di casa che ci ha gentilmente invitati per ringraziarlo della gentilezza avuta nei nostri confronti
 Usare la cortesia di organizzare una conversazione di senso compiuto con chi ospita l’evento senza volgere gli occhi a personaggi più o meno “vip” che eventualmente dovessero sopraggiungere
 All’opposto, non monopolizzare l’attenzione del nostro anfitrione raccontandogli le ultime imprese, professionali o personali, ma lasciare che questi si possa occupare anche di altri invitati
 La distribuzione urbi et orbi di biglietti da visita non è mai cosa troppo gradita. Meglio allora riservarli ai momenti in cui ci vengano richiesti o quando la conversazione lo suggerisca in modo naturale.
 Se capitasse di chiacchierare con un ospite già conosciuto ma che, con tutta evidenza, non ricorda il nostro nome o fatica ad “inquadrarci”, lo aiuteremo a ricordarsi chi siamo inserendo con nonchalance il nostro nome nella conversazione. Del modo corretto di fare le presentazioni si è parlato, leggi il post.
Per concludere direi: lasciate ogni speranza voi che vi addentrate al Salone perchè la vostra vita normale non riprenderà che tra una settimana!

Piccola curiosità…

Come mai sull’invito a nozze di Carlo e Diana lei veniva citata come “Lady” Diana Spencer ed invece sull’attuale partecipazione della promessa sposa con il principino William lei è “Miss” Catherine Middleton?

A breve la risposta…

Nozze in vista… Controllate la posta!

Sua Maestà la Regina ha finalmente provveduto all’invio degli inviti in occasione delle nozze dell’amato nipote William con la bella Cate Middleton.
Protocollo reale perfettamente rispettato:
  • Cartoncino chiaro e prezioso di dimensioni notevoli (25 x15 cm circa)
  • Monogramma reale, stemma e bordi in oro zecchino
  • Fraseologia semplice
  • Carattere chiaro ed elegante
  • Dress code delle grandi occasioni
  • Incarico di supervisione della cerimonia affidato a Lord Ciambellano, il più alto responsabile delle funzioni di corte della Casa reale
  • Invio, ai circa 2000 invitati, due mesi prima del matrimonio
Piccola curiosità:
Un monogramma come quello utilizzato dall’attuale Regina Elisabetta può essere usato solo in quanto ella è regnante di diritto e non in qualità di regina consorte.
Controllate la posta!

Inviti a cena – Posatine

Trascorrere con amici una serata divertente all’insegna della convivialità è certamente uno dei piaceri della vita. Tuttavia continuo a scorgere alcune incongruenze nell’apparecchiatura della tavola che, per quanto moderna possa essere, non dovrebbe in ogni caso prescindere da alcuni fondamentali canoni di galateo del buon ricevere.
Con tutto il mio affetto più sincero ricordo quindi quale sia il modo corretto di apparecchiare le posatine che ritroviamo appoggiate sul tavolo ad ore 12.00 orizzontalmente rispetto al piatto.
Le posate da frutta dovrebbero essere servite con il piattino da frutta a fine pasto ma in famiglia o nelle occasioni informali è ammesso che siano già apparecchiate sulla tavola.
Il coltellino va posizionato, con l’impugnatura verso destra e la lama rivolta al piatto.
Le altre posate piccole, ovvero forchetta ed cucchiaio da dessert, andrebbero sistemati la prima con i rebbi rivolti verso destra, mentre il secondo la parte concava appoggiata al tavolo esattamente opposta ai rebbi della forchetta, ossia a sinistra.
Un trucchetto facile facile per ricordare le corrette posizioni è quello di considerare le posate da dolce/frutta come posate normali, collocarle nel piazzamento adeguato, a destra e a sinistra del piatto, quindi far percorrere loro “la stradina per i piani alti”.
In questo modo sarà impossibile sbagliare.
Grazie, sempre, per il cortese e deliziosissimo invito!

Decalogo del perfetto invitato

Su TG COM Oggi Sposi pubblicato l’articolo sul Decalogo del perfetto invitato.Ecco dieci veloci regolette per comportarsi sempre in modo impeccabile quando capita di essere invitati ad un matrimonio!1. Un po’ di attenzione al vecchio galateo! Se la busta che vie è pervenuta, contenete la partecipazione, riporta solo i nomi dei due coniugi teoricamente non sarebbero inclusi i figli (anche se piccoli). Se l’invito è invece indirizzato a tutta la famiglia i figli saranno assolutamente benvenuti.2. Rispondete per tempo all’invito. Se non potete partecipare comunicatelo il prima possibile, darete modo agli sposi di gestire meglio l’organizzazione ed i posti a sede.3. Siete invitati anche al ricevimento solo se all’interno della busta riceverete sia la partecipazione che il cartoncino dove si da’ notizia di dove verrà tenuto il ricevimento. In caso contrario potrete presentarvi in Chiesa o in municipio ma non alla festa.4. Arrivate in tempo alla cerimonia, meglio se in anticipo di almeno venti minuti.5. Entrate in Chiesa o nella sala municipale con buon anticipo rispetto agli sposi. Non attendete la sposa sulla soglia, avrete modo di ammirarla a fondo per tutto il giorno.6. Se siete amici o parenti della sposa una volta giunti in Chiesa o in municipio prendete posto sul lato sinistro, se lo siete per lo sposo sul lato destro.7. Inviate i regali prima del matrimonio, evitando di portarli con voi al ricevimento. Se decidete di far pervenire eventuali mazzi di fiori alla sposa ricordate di farli recapitare entro e non oltre il giorno prima delle nozze. La data del matrimonio è normalmente troppo convulsa per poter apprezzare il vostro dono floreale. Meglio allora attendere il ritorno degli sposi dal viaggio di nozze.8. Vestitevi in tono adeguato alla tipologia di matrimonio al quale state per prendere parte. Se sul cartoncino d’invito non vi sono indicazioni sul tipo di vestiario ricordate che in ogni caso si tratta di un evento che richiede un abbigliamento elegante, senza eccessi. No a bianco, nero e rosso.9. Se gli sposi hanno provveduto ad indicare un negozio per la loro lista nozze non fatevi prendere da delirio estroso da regalo inconsueto (a meno che non conosciate a fondo gli sposi) e inviate loro un pezzo scelto dalla lista preparata dalla coppia.10. Al ricevimento, se è stato disposto un pranzo o una cena a sedere con posti assegnati (placèe) rispettate le indicazioni e non modificate i posti secondo il vostri desideri. Scombinereste la buona riuscita dell’organizzazione.Leggi su TG ComFoto di Massimiliano Morlotti