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Bon ton del tracannamento rapido dalla bottiglia

Una delle facente che più detesto al mondo è l’esser costretta a bere direttamente dalla bottiglia. Certo, in alcune situazioni è impensabile poter avere un bel bicchiere di cristallo a portata di mano ma piuttosto che attaccarmi (letteralmente) alla bottiglia preferirei tenermi la lingua felpata e l’arsura devastante.
Esagerata? Magari lo sono. E’ che bevendo direttamente dalla bottiglia non riesco mai ad uscire da quell’etichetta di “semi-alcolizzata-sbevazzona” che mi sento appiccicata addosso non appena tento l’abbeveramento “diretto”, fosse anche una bottiglia di gazzosa o chinotto. 
Ci ho tentato, ve lo giuro, ad impersonificare una sorta di donna “rock” forte, intensa, agguerrita, proponendo a me stessa e agli altri un’immagine easy e molto, molto shabby. I risultati sono stati a dir poco esilaranti.
Sarà perché credo che anche un gesto semplice come quello di portare alle labbra un bicchier d’acqua possa essere compiuto con quella certa maliziosa eleganza assai difficile da raggiungere con l’utilizzo di un collo di bottiglia, di plastica o di vetro che sia. 
Certo, mi fa sobbalzare (per non dir svenire) anche la vista del mignolino librato nell’aria, ancora oggi simbolo di fanciulle demodè e affatto chic! Non per niente i maestri di etichetta di varie corti reali trascorrono intere giornate con i neo-monarchi per insegnar loro l’arte della convivialità di cui il bere è senza dubbio  parte integrante.
Dal basso della mia umile corte di casa suggerisco di limitare l’approvvigionamento di liquidi direttamente dalla bottiglia ad una reidratazione in campo sportivo. 
Tolte le scarpe da jogging sarà forse  meglio riprendere in mano un pizzico di femminilità e chiedere gentilmente di poter avere… un bicchiere, per favore.

Ma cos’hai in testa? Per la serie “bad hair day”

Complici i giorni di pioggia battente alternata a schiarite improvvise con tanto di performance esaltante dell’agognato solleone, torna di moda anche nel nostro paese ciò che in Inghilterra è la prassi per quel che riguarda le occasioni formali, ovvero “avere qualcosa in testa”.
Che la capigliatura sia esosa e indomabile, a causa dell’umidità cittadina (degna ormai delle migliori annate a Caracas) o che sia invece svenevole, molle e inerte, per i continui sbalzi di temperatura, l’opportunità di contenere la massa tricotica è pur sempre qualcosa da prendere in considerazione. Non solo: farsene un vanto, un vezzo, un tocco in più, è quanto di più moderno e modaiolo possa esistere con buona pace di Carla Gozzi e adepte fashioniste di vario genere.
Attenzione però, meglio conoscersi a fondo e considerare l’accessorio da apporre sul crapino non solo in base all’abbigliamento ma anche alla circostanza, all’età e alla propria fisicità.
Allacciare il classico foulard, che tanto piaceva a Grace Kelly e Haudrey Hepburn, proprio sotto il mento o dietro la nuca al giorno d’oggi potrebbe rimandare il pensiero più alla “bella lavanderina” che ad una donna dall’eleganza senza tempo. 
Meglio dunque spremersi le meningi…
e cercare per questo raffinato pezzetto di stoffa alcune soluzioni alternative… Ad esempio:
Così come: fascia, mollette e cerchietto in testa potrebbero creare quel certo non so chè di bamboleggiante e infantile, più che di veramente glamour.
Bisognerà avere dunque un certo fisique du role!
Non dimentichiamo poi il cappello, preziosissimo alleato di momenti davvero “bad hair day” ma anche recettore di un milione di sguardi fulminanti di amiche (o se dicenti tali) colleghe o semplici passanti.
Est modus in rebus, dicevano gli antichi… Certo lo sguardo ammaliatore aiuta sempre, peccato siano in poche a poterlo sfoggiare senza millenni di prove allo specchio!

Spose moderne? Ci vuole un po’ di tecnologia!

Una chiacchierata con le menti innovative di Zankyou che potrebbe far felici anche voi…
Ecco cosa è emerso dalla loro viva voce: “Cara Giorgia, che dirti? Partiamo dalla premessa che una donna alle prese con l’organizzazione del proprio matrimonio arriva alla fine, cioè al momento in cui dovrebbe finalmente godere appieno dei frutti del suo duro lavoro di preparazione, con in corpo pochissimo bon ton (e qui io inorridisco Ndr). Vuoi lo stress, gli imprevisti, la suocera impicciona, il futuro marito fai-tu-per-me-va-tutto-bene. Il vero traguardo non è farsi sposare ma arrivare indenni all’altare (sante parole… Ndr). 
Siamo donne del nuovo millennio e, soprattutto in questi ultimi anni, è innegabile che la tecnologia sia accorsa in nostro aiuto rendendoci più facile il disbrigo di numerose incombenze legate al matrimonio. Una tra tutte è quella della lista nozze.
Fino a non molto tempo fa l’unica alternativa possibile sembrava quella di trascorrere interi pomeriggi a girovagare nel reparto casalinghi di qualche negozio con la speranza di riuscire a trovare sufficienti oggetti “utili” da farsi regalare. Fortunatamente ora tutto questo è solo un lontano ricordo. 
Sempre più spesso infatti prima del matrimonio la coppia convive per un periodo più o meno lungo, e questo fa sì che gli sposi acquistino con il tempo tutto ciò di cui necessitano per la vita quotidiana e non. Così facendo la lista nozze si trasforma, finalmente aggiungeremmo noi, da una semplice lista di oggetti utili ma forse mai davvero graditi fino in fondo, in una vera e propria lista di desideri da realizzare (come la letterina a Babbo Natale! Ndr). 
Il viaggio che si sogna da una vita piuttosto che una donazione ad alcune associazioni per una lista nozze solidale. Con la Lista Nozze Online di Zankyou tutto questo è possibile. E’ possibile inserire in lista davvero qualunque regalo e gli invitati potranno consultarla online dovunque si trovino, in Italia o nel mondo e acquistare quello che più piace loro, certi in ogni caso di fare un regalo gradito poiché tutto è stato scelto nella massima libertà! 
Zankyou è il servizio di lista di nozze online più usato in Europa: oltre 400.000 sono i regali comprati durante il 2010/2011, 50.000 coppie che hanno usato Zankyou durante l’ultimo anno e oltre 1.500.000 le visite al mese sul nostro sito.
Un’altra cosa ancora, Giorgia… Ammettiamolo, vantarsi non sarà molto bon ton, ma quanto ci piace raccontare a tutti che ci stiamo per sposare, che siamo pazze di felicità, che abbiamo scelto l’abito da sposa! Di sicuro ci piace utilizzare la rete per esprimere i nostri stati d’animo riguardo a quello che sarà un punto di svolta della nostra vita. Zankyou ha pensato anche a questo aspetto del matrimonio permettendo di creare in maniera completamente gratuita il sito web del matrimonio, dove è possibile trovare tantissime funzioni, alcune davvero utili tipo: come organizzare la disposizione dei tavoli (da sempre uno dei maggiori problemi degli sposi) o consultare il meteo per il w-day, altre più sfiziose come il countdown o il diario delle vostre nozze…insomma, uno strumento che ci accompagnerà durante tutto il viaggio verso la nostra nuova vita da donna sposata (da guardare e riguardare anche dopo quanto si desidera!) e che sarà possibile aggiornare in ogni momento. 
Insomma da noi di Zankyou due idee tecnologiche per far felici sposi e invitati!”
Sapete che vi dico io… spose tecnologiche: che aspettate??

Elogio della lavette

L’accoglienza casalinga squisitamente francese fa dell’eleganza un profumo delicato ma inebriante, una fragranza che avvolge l’ospite per farlo sentire viziato, accudito, lusingato.
In realtà, non solo per deliziare le sante manine di graditissime visite a casa, ma anche per una coccola giornaliera raffinata e gentile. Eccomi dunque ad elogiare grandemente l’uso delle lavette.
Si tratta di piccoli asciugamani “da ospite”, elegantemente modesti, quadrati e sofficissimi, proposti dal mercato in innumerevoli soluzioni tessili. 
Molto spesso si posso trovare di spugna, dalle tonalità più disparate e declinate in mille nuance differenti. I più raffinati fanno ricamare queste salviette gentili con le iniziali che gli sono proprie, altre volte se ne rinvengono già decorate con deliziose piccolezze tono su tono.
Semplici o ricercate le lavette rappresentano la soluzione più elegantemente misurata per offrire ed offrirsi un attimo di puro diletto. Offritele agli ospiti nei loro cestini di piqué, spesso venduti insieme ai piccoli asciugamani, o ideate per loro un alloggio inconsueto: un piccolo vaso di cristallo, un vassoietto, una grande conchiglia.
Un’idea utile e un po’ bon ton da regalare e regalarsi per le feste ormai prossime.
Credits photo: Mastro Raphael

A Bologna per il buon ricevere

Voliere francesi: il best trend decorazioni per i matrimoni 2011

Non si può dire che le anche voliere in ferro battuto siano proprio una novità, ma l’uso che è possibile fare di questi oggetti supera infinitamente una seppur lunga lista possiate snocciolare in questo istante.
Antiche gabbiette non più utilizzate per rinchiudere pennuti ma dedicate a poetiche decorazioni ingentilite dall’uso di fiori e nastri leggeri: ecco le decorazioni di maggior tendenza per i matrimoni 2011. 
Qualcuno lo definisce uno stile shabby chic, altri lo chiamano semplicemente provenzale, comunque lo si qualifichi un allestimento creato con l’utilizzo di Cage oiseau conferisce all’insieme un sapore molto francese, semplice e ricercato al tempo stesso, aperto a mille diverse interpretazioni creative. Utilizzate per adornare le tavole degli ospiti o riunite in un unico angolo tutto bohèmien, le voliere forniscono alle menti ricche di estro ed inventiva ottimi spunti di impiego.
Non solo fiori dunque, ma anche candele, biglietti con frasi leziose o vecchie foto di famiglia per questi lavorati che potranno poi essere lasciati in dono agli amici più cari o riutilizzati dagli sposi in diverse occasioni.