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Ladies rules: must know – Regola n.4 APPARECCHIARE LA TAVOLA
Per la serie “ciò che una donna non può non sapere” continuiamo il nostro piccolo decalogo con la quarta regola basilare, indispensabile, essenziale per ognuna di noi, ovvero: preparare una tavola ben fatta anche in situazioni di particolare importanza.
L’informalità ci è concessa spesso nella tavola di ogni giorno: un luogo magico, speciale, da allestire con i particolari che la creatività suggerisce per renderlo ogni volta gradevole ed affascinante perchè sia teatro di conversazioni stimolanti e racconti avvincenti.
Una mise en place fantasiosa ed attraente elimina la monotonia anche dei giorni più uggiosi rallegrando il cuore alla sola sua vista preparando, di rimando, anche l’esperienza sensoriale del palato.
Vi sono occasioni in cui l’informalità però deve cedere il passo ad una rigorosa etichetta.
A questo punto, sarà molto meglio conoscere bene tutte le norme di rigore per evitare scivoloni di stile (o grasse risate!). Faremo tesoro di queste regolette per modificarle a nostro uso e consumo non appena le circostanze ce ne daranno il pretesto. Ecco dunque un mio velocissimo schema per l’allestimento di una tavola formale.
Vi sono occasioni in cui l’informalità però deve cedere il passo ad una rigorosa etichetta.
A questo punto, sarà molto meglio conoscere bene tutte le norme di rigore per evitare scivoloni di stile (o grasse risate!). Faremo tesoro di queste regolette per modificarle a nostro uso e consumo non appena le circostanze ce ne daranno il pretesto. Ecco dunque un mio velocissimo schema per l’allestimento di una tavola formale.

- Forchette: vanno posizionate a sinistra del piatto. Cominciando dall’esterno troveremo quella da antipasto, quindi quella da pesce e da carne.
- Forchetta a destra solo quando: quando è l’unica posata presente sulla tavola oppure se se si tratta di una forchettina da ostriche o lumache.
- Coltelli: vanno apparecchiati a destra. Quello da pesce si posizionerà più esterno, quello da carne, dotato di lama affilata, andrà invece vicino al piatto, rivolto verso l’interno.
- Cucchiaio: da potage o da zuppa (il brodo si beve direttamente dall’apposita tazza). Andrà posizionato a destra, esternamente ai coltelli.
- Bicchieri: l’apparecchiatura classica li vorrebbe con una disposizione obliqua al piatto. All’esterno avremo il bianco, poi il rosso quindi l’acqua.
- Piattino pane: in alto a sinistra, corredato dell’apposito coltellino da burro, se previsto.
- Posatine da dessert e frutta: (da servirsi in quest’ordine) posizionati ad ore 12 rispetto al piatto. Il coltello rimarrà sempre con la lama rivolta all’interno quindi le altre posatine andranno apparecchiate a salire. Se non ricordate il trucco per non sbagliare lato ai manici di queste posate CLICCATE QUI e andate a rileggerivi il post dedicato.
- Sale: piccola salierina, una per commensale, prevista perchè il bon ton non concederebbe di farne richiesta all’ospite
- Tovagliolo: a sinistra, oppure a destra o anche sul piatto (posto di aver apparecchiato solo con il piano) piegato in maniera molto semplice.
Poche regolette da tenere sempre a mente per un tavola impeccabile ogni giorno!
Scendere dall’auto con eleganza
Quante volte è capitato di scorgere dalle pagine dei giornali più o meno “pettegoli” qualche fotografia un po’ scabrosa, e alquanto inelegante, della signora di turno fotografata mentre, scendendo dall’auto in maniera sgraziata, mette in mostra ciò che di norma dovrebbe rimanere nascosto.
Capita… e affatto raramente! Ecco dunque cosa prescrive l’etichetta (ed il buon senso) per evitare pessime figure anche se non siamo così VIP da essere “paparazzate” ad ogni piè sospinto.
Una adeguata preparazione preliminare è senz’altro un’ottima idea: in caso di gonna particolarmente corta meglio far scendere l’orlo di quest’ultima quanto più possibile nell’approssimarsi al “momento topico” ricordando che le minigonne torneranno ben presto alla loro minimale posizione non appena inizieremo il nostro incedere. Per gli abiti particolarmente lunghi il problema potrebbe essere l’opposto, meglio dunque scoprire con eleganza caviglia e piede ed appoggiare saldamente quest’utimo a terra al momento della discesa, facendo bene attenzione a non incastrare alcun lembo di tessuto sotto il vertiginoso tacco che farà senz’altro capolino.
Ricordo ai signori uomini che sarebbe gentile ed educato aprire la portiera alla propria compagna, in ogni caso, sia che questa venga tenuta dal nostro accompagnatore o che siamo noi ad occuparcene meglio ricordarsi di spalancarla letteralmente così da agevolare la nostra discesa.
Regola fondamentale per scendere dalla macchina rimane comunque sempre la stessa: ginocchia serrate, incollate, sigillate. Il metodo migliore per scendere dall’auto è dunque girare bacino e gambe direttamente verso la portiera e, chinandosi leggermente in avanti, darsi una leggera spinta con le mani appoggiate al sedile dell’auto per poter appoggiare entrambi i piedi a terra, contemporaneamente.
In questo modo eviteremo il rischio di inquietanti, quanto imbarazzanti “upskirt” foto scandalose di noi celeberrime… donne “commoner“!