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Poche regole per una buona educazione a scuola

Settembre è sempre un mese molto ricco di appuntamenti sia per i genitori che per i bambini che si trovano a dover affrontare una serie di novità e cambiamenti delle abitudini consolidate durante il periodo estivo. Che si tratti di una ripresa dell’iter scolastico o dell’inizio di una nuova avventura, i genitori potrebbero cogliere al volo l’occasione di insegnare (o rinfrescare) ai loro pargoletti qualche regola di base che potrebbe aiutarli a vivere meglio i mesi a venire. Nella società in generale, e nella scuola in particolare, esistono alcune norme che dovrebbero essere date come imprescindibili per le personalità in via di definizione come quelle dei piccoli, ma esistono anche accorgimenti più easy che potranno facilitare di  molto anche il loro rapporto con i coetanei, vediamone qualcuna:
Abbigliamento – La scuola non è una spiaggia, un campo da tennis o una passerella di alta moda. Si tratta di un ambiente semi-formale dove anche l’aspetto estetico ha un suo ruolo: insegnate ai piccoli a scegliere gli abiti più adatti al contesto lasciandoli però liberi di esprimere la loro personalità e i loro gusti. Se riuscirete ad educarli ad una certa compostezza e ad evitare gli eccessi sarà una conquista (almeno fino all’adolescenza, quando ricominceranno i dolori!)
Puntualità – Arrivare in orario per l’inizio delle lezioni non è solo un dovere, ma anche un segno di attenzione e riguardo verso gli altri. Spiegate ai bambini l’importanza della puntualità e adeguate le tempistiche di sveglia e preparazione mattiniera ai nuovi ritmi cercando di responsabilizzarlo, senza troppe angosce però!
Il saluto – L’approccio verso gli altri è fondamentale. Un saluto allegro ma decoroso come “Buongiorno!” sia ai compagni che alla maestra non pare più molto di moda: peccato perché non soltanto farebbe in modo che il vostro pulcino venga tenuto in gran considerazione, ma aumenterebbe anche la sua autostima nel momento stesso in cui l’espressione venisse copiata anche dagli altri compagni diventando una sorta di tendenza del momento. Il caro vecchio “ciao” è comunque pur sempre molto gradito.
Niente parolacce – Non potrete evitare che il turpiloquio non tocchi mai le labbra dei vostri pargoli, questo potrete immaginarlo da voi, eppure sarà necessario che siate inflessibili sull’argomento per quanto concerne l’ambiente scolastico. Cercate di fare in modo che le parolacce suonino alquanto raccapriccianti e sgradevoli  soprattutto se dette da un bambino, anche se qualche compagno ne dovesse far uso. Per far questo potreste portagli come esempio il suo personaggio preferito (un cartone animato, un peluche o una persona) mentre si accinge a proferire parole tutt’altro che educate. A lui farà una pessima impressione e voi potrete rincarare la dose.
Condividere – Capita, a volte che qualche bimbo, per svariate ragioni, si presenti in classe senza merenda oppure che si sia dimenticato la penna, la gomma o il quaderno a casa. Spiegate a vostro figlio l’importanza della condivisione e del mutuo soccorso, raccomandategli di essere sempre disponibile consigliandogli vivamente di non chiudersi in un ostinato egoismo perché potrebbe un giorno toccare in sorte proprio a lui una situazione similare.Infine, ricordate che insegnare ai bambini a suggerire e far copiare i compagni (senza farsi scoprire dalla maestra mi raccomando!) apre alla gentilezza, aguzza l’ingegno e sviluppa il senso di comunanza con gli altri. Che volete di più?                                                                           

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Sopravvivere al caldo, il punto di vista di Gabriella

Vi segnalo un articolo molto grazioso e soprattutto assolutamente in tema con il gran caldo di questi mesi. E’ scritto da Gabriella Magnoni Dompè, signora affabilissima e di grande simpatia, che non più tardi di una settimana fa mi ha accolta nella sua casa milanese per la registrazione di una puntata del suo nuovissimo programma Mamme in Carriera che andrà in onda su EasyBaby (Canale 137 di Sky) a partire da settembre.
Dunque godetevi questo bel post e… un bacio grande a Gabriella!

La nascita di mia figlia Rosyana parla chiaro: 30 settembre 2003. Una dolce, dolcissima attesa trascorsa durante quella che viene ricordata come una delle estati più calde degli ultimi decenni; chi meglio di me, dunque, per fornirvi qualche piccolo consiglio utile contro l’afa estiva? Ricordandoci non solo che dovremo sopravvivere agli svariati anticiclone Caronte, Scipione e chi arriverà, ma che soprattutto dovremo farlo con una certa classe. Quella non deve mancare mai!
Effettivamente conservare un certo aplomb in questi giorni afosi dove l’aria sembra immobile e, per chi come me è ancora in città, il cemento non perdona, non è affatto semplice.
 Innanzitutto non lasciatevi tentare dalle soluzioni “estreme”: all’epoca come metodo di sopravvivenza dell’ultimo minuto avevo deciso di infilare la testa direttamente nel frigo ad intervalli regolari. Diciamolo, non serve a molto e per di più è decisamente poco eco-friendly; molto più chic, invece, è l’uso di ventilatori in stile anni’50 o similari, pali di legno genere caraibico e briosi bagni rinfrescanti alla menta piperita. 
In sostituzione dell’ormai obsoleta aria condizionata, poi, la tecnica più cool del momento (e qui cool va proprio preso alla lettera!) è il cosiddetto “misting”, che ho visto adottato per la prima volta sulle spiagge di Saint Tropez. Sicuramente è molto “new age”, dà un senso di relax e ha un sapore di spa; consiste infatti in un sistema di nebulizzazione dell’acqua grazie al quale vi trovate immersi in una sensazione di leggera rugiada, come se uno spruzzo di acqua di Evian vi accarezzasse il viso. Allettante, no? E allora vi do appuntamento in un luogo che può sembrarvi inusuale ma che in questi giorni è in realtà un piccolo angolo di paradiso per tutti gli accaldati: la fermata della metropolitana di San Babila a Milano. Provare per credere! Passiamo adesso a qualche suggerimento, per così dire, “estetico”.
Primo: evitare trucchi pesanti ed acconciature elaborate per signore e signorine che potrebbero incorrere in miseri cali di ricciolo o in increspature indesiderate anche dopo lunghe sedute dal parrucchiere; meglio adattarsi all’ “onda” naturale dei capelli – e questo ve lo posso assicurare in prima persona. Inoltre, già il fatto di asciugare i capelli senza uso del phon può aiutare enormemente a combattere la calura con un piccolo accorgimento: un foulard di seta intorno al collo, per preservarci da fastidiosi attacchi di cervicale. Come ho detto, anche il trucco segue lo stesso mood: meglio affidarci ad un velo di abbronzatura che perseverare nell’utilizzo del normale make-up, che si potrebbe trasformare in un terribile mascherone umidiccio. E soprattutto attenzione al mascara: rigorosamente waterproof.

Secondo: da abolire rigorosamente i profumi, tanto cari durante l’inverno ma ora decisamente fuori luogo; macchiano la pelle e danno una sensazione di spiacevole calore e irritazione. Come diceva mia madre il profumo è l’essenza di una donna, ma possiamo avere anche volti diversi per stagioni differenti. Dunque, adottare per il caldone di questi giorni un’acqua profumata rigorosamente senza alcol.
Terzo: anche per quanto riguarda lo shopping in questo periodo purtroppo c’è un allarme rosso. Può sembrare una valida idea usufruire dei saldi di fine stagione e dell’aria condizionata delle varie boutique, ma purtroppo bisogna fare i conti con gli spostamenti esterni, i quali possono generare colpi di calore con conseguenti mal di gola ed effetti collaterali non solo poco chic ma decisamente poco piacevoli per la nostra salute. Meglio quindi stazionare in ufficio ed impiegare il proprio tempo lavorando; del resto il momento lo richiede e se siete in città mi sembra proprio il consiglio migliore.
Quarto: qualora invece siate in vacanza, ed in particolare al mare, attenzione alle creme troppo unte. Oltre a farvi adottare un look in stile foca, creano una patina sulla pelle antitraspirante e aumentano quindi la percezione del calore. Ottimali invece sono i gel, le acque solari, le lozioni leggere per il corpo…anche in spiaggia la classe non è acqua!
Infine, piccolo ma prezioso rimedio alla calura, sia per gli sfortunati intrappolati in città, che per chi è già in vacanza: la vecchia, cara, indimenticabile granita. Ottima, rinfrescante, divertente, è l’ideale per concedersi una pausa dall’afa e dallo stress. Ma anche qui attenzione a quale granita! Personalmente, a Milano quando posso mi reco da Giannino, dove il maestro pasticcere prepara appositamente una granita di stagione per quando la colonnina di mercurio continua a salire: a base di pompelmo e ginger, è una vera delizia!
E voi come combattete il caldo? Rimango aperta a qualsiasi suggerimento; del resto, la creatività è una delle qualità del nostro essere italiani…anche nell’adattamento climatico!
Gabriella Magnoni Dompè   –   Articolo e foto su Luukmagazine