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D.S.W? – Matrimonio in tacco 12?

Domanda: Il mio
fidanzato è un po’ più basso di me ma il giorno del Sì non vorrei rinunciare ai tacchi, sararei fuori luogo?

Risposta: Per fortuna i tempi sono
cambiati e non siamo più nell’Ottocento quando le donne dovevano
presentarsi contrite, coperte di strati di veli pesanti e anche un
po’ gobbe, per non oscurare la figura del futuro marito. 
I tacchi,
specie quelli un po’ altini, sono un dettaglio praticamente
irrinunciabile. In meno di 30 secondi regalano a una donna una taglia
in meno e un anno di corso di portamento in più.
Se fanno parte della tua
personalità ma SOPRATTUTTO sai portarli con disinvoltura allora che
tacchi siano! Quello del matrimonio sarà anche il “tuo” giorno,
quindi perchè rinunciare ad una camminata “regale”?
In fondo se lui ha deciso
di portarti all’altare saprà amarti 
nella buona e nella cattiva sorte, in ricchezza e in povertà, col tacco 12 e le ballerine!

Details…

Matrimonio come una volta

Riprendo il clamore mediatico per la ficiton sulle sorelle Fontana, andata in onda sulle reti RAI in questi giorni, che tanta emozione ha suscitato in miriade di fanciulle prossime al matrimonio, per suggerirvi un’attenzione di pochi secondi a questo video d’epoca sui giorni precedenti le nozze di Tyrone Power e Linda Christian.

Attenzione al più piccolo dettaglio per lei “…Lo strascico sarà sontuoso ed il velo tesserà la nube, antica immagine del mistero e della felicità” ma anche per lui, meraviglioso in un impeccabile tight di Caraceni al quale chiede “…una perfezione di aderenza, di sagoma, qualcosa di preciso, di definito”.
Tutto ai tempi della mia amata nonna, maestra di buone maniere nella Padova di quegli anni…
Un sogno!

Tragedia…

Tragedia!
In questo momento di freddo siderale, quando anche sulle estremità del mio “nasino” tendono a formarsi ghiacciolini fastidiosi, cosa capita? La mia amatissima stufetta del bagno ha deciso di dare forfait e scioperare…
Voi dovete comprendere: durante l’inverno quando l’imbrunire è evento pomeridiano e si tende a rinchiudersi in casa, per lavoro o conforto, due sono i dettagli che mi riempiono di gioia: una meravigliosa tazza di tè fumante e il sostenuto tepore della stanza da bagno, risultanza di alcuni minuti trascorsi ad ignorare sfacciatamente i dettami del risparmio energetico per consolare le membra stanche al termine di una faticosa giornata.
Dedicare una mezz’ora a se stesse immergendosi in fumanti acque profumate quando tutto tace è cosa assai ritemprante!
Ma ci vuole la stufetta! Me tapina…