Una pedalata in stile bon ton
Tanto si parla della cattiva educazione di automobilisti più o meno arroganti che fanno spesso mostra di inciviltà con un uso dell’automobile affatto rispettoso del comune viere civile, in special modo nelle grandi città. Ma se è vero che gli amanti delle due ruote si trovano spesso in grandi difficoltà nella gestione dello spazio stradale con i colleghi che di ruote ne hanno quattro, è pur certo che un buon numero di ciclisti cittadini fanno spesso mostra di assoluta villania nell’uso del proprio mezzo. Ai marciapiedi bisognerebbe ormai trovare un nome diverso, molto più appropriato alla destinazione d’uso, perché è molto più probabile veder transitare veicoli di ogni tipo sullo spazio ipoteticamente riservato ai pedoni: biciclette inforcate da signore di ogni età che strombazzano con campanelli dai suoni più inusuali per chiedere strada a quei poveretti che camminano verso la loro meta, magari assorti nei loro pensieri, o intenti ad adocchiare la vetrina al proprio passaggio, arrivando a mezzo millimetro dal polpaccio del pedone che dovesse intralciare la loro strada .
Non solo ciclisti sul marciapiede, ma contromano, a velocità così sostenuta da essere degna di una tappa a cronometro al giro d’Italia, che pretendono di “riappropriarsi” degli spazi che sono stati loro tolti da un’entità non ben definita.

Favorevolissima alla costruzione di spazi ciclabili (che utilizzerei volentieri anch’io) ricordo però agli amanti delle due ruote che, essendo la realtà dei fatti ben diversa da un’utopistica città ideale per le due ruote, o si rispettano le regole oppure si è destinati a essere oggetto degli improperi di un gran numero di utenti, motorizzati e non, anche mentre si tenta di far presenti le necessità di chi, bontà sua, all’automobile ingombrante e fonte d’inquinamento, preferisce una ben più salutare pedalata in bicicletta.