Articoli
La tavola e quelle piccole cose di ottmo gusto
Ci sono piccole cose che fanno un’enorme differenza. Quando parliamo di tavola questo risulta ancor più evidente. Personalmente ho in mente tre punti fondamentali:
1) Qualità
Nel cibo parlare di qualità del prodotto significa aver cura e rispetto dei propri ospiti e di noi stessi (leggèsi bon ton della tavola). In caso di budget limitato meglio ridurre la scelta e puntare sul gusto.
2) Creatività
Per quanto tradizionalista anche un palato abituato ai sapori più convenzionali apprezzerà accostamenti creativi se saprete metterci quel “tocco” tutto vostro, proprio quello che fa la differenza. Accosta significa anche far in modo che, se non gradito, il connubio possa dirsi sciolto in men che non si dica per gustare le pietanze al naturale senza dover avere per forza la lingua felpata.
3) Presentazione
In milanese si direbbe “un tuchelin de furmac” (grazie Mario! NdR) ovvero “un pezzettino di formaggio” ma presentato come si deve dico io. Guardate la foto e lasciatevi ispirare. Trovate il vostro piccolo tocco e tutto diverrà speciale, anche un pezzettino di formaggio!
Panettone: amore a primo morso
Prosegue a mia collaborazione la food writer più divertente del web! Un Tocco di Zenzero pubblica oggi il mio articolo sul panettone facendo seguito al suo motto del momento: Spread the love.
L’aura di leggenda e mistero che avvolge la nascita di una tradizione ultracentenaria quale quella del panettone è così spessa che potremmo tranquillamente tagliare anche quella con il coltello e farne fettine gustose da far scrocchiate sotto i denti.
A qualsiasi di queste vogliate credere sarà bene ricordare che fin dal 1895 il panettone milanese veniva citato in una raccolta di racconti di Emilio De Marchi dal titolo Vecchi giovinastri dove si racconta di come il cartoccio ben avviluppato nella carta velina che ne doveva proteggere la freschezza veniva scartato per (finalmente) gustarlo e si scoprì che… non trattavasi del buon pane dolce bensì di un cappello!
Questo ci fa capire come uno dei simboli più conosciuti del Natale italiano fosse tenuto in gran considerazione non solo per il palato ma anche per gli occhi.
Così come nell’antichità, ancora oggi il panettone dovrebbe essere servito intero, per preservarne la fragranza e il bell’aspetto e tagliato al momento lasciando all’occasione (e al commensale) la dolce incombenza di servirsi di una fettina da formica svizzera o di un pezzettone da impareggiabile golosastro (ammetto di appartenere a quest’ultima categoria).
In ogni caso questo dolce pane delle feste ricco di uvetta e canditi può tranquillamente essere mangiato con le mani, così come avviene per il pane normale, staccandone piccoli pezzetti che verranno gentilmente introdotti nelle nostre capaci fauci, senza avventarvi sopra i canini a mo’ di novello Dracula.
Tutto ciò a patto che non vi siano ghiotti intingoli di farcita o di contorno. In questo caso la forchetta si renderà assolutamente necessaria per salvaguardare igiene e dignità.
E per i giorni ia seguire ricordo che fin dai primi del ’900 lo scrittore Gerolamo Rovetta decretava “Caffè latte e panettone è una colazione da papa!”.
Provare per… gustare!
Cucina e bon ton alla Milano Food Week 2012
In occasione della Milano
Food Week, l’esclusiva scuola di cucina del Four Seasons Milano, seguita
dall’Executive Chef Sergio Mei, esce dal suo spazio abituale.
Food Week, l’esclusiva scuola di cucina del Four Seasons Milano, seguita
dall’Executive Chef Sergio Mei, esce dal suo spazio abituale.
La famosa lezione del sabato mattina, che si è arricchita con
il contributo dell’esperta di bon ton e galateo Giorgia Fantin Borghi, verrà
proposta nella suggestiva cornice di Palazzo Giureconsulti, a Milano. Giorgia Fantin Borghi sarà, così, nuovamente al fianco dello
Chef Sergio Mei per svelare come unire le regole del gusto a quelle di una
perfetta convivialità, in un sorprendente percorso tra alta cucina e buone
maniere. Un appuntamento da non perdere per imparare a comporre un menù
armonioso, scegliere le migliori materie prime, ricevere ed accogliere gli
ospiti secondo le antiche regole del galateo, con un gusto a cinque stelle.
il contributo dell’esperta di bon ton e galateo Giorgia Fantin Borghi, verrà
proposta nella suggestiva cornice di Palazzo Giureconsulti, a Milano. Giorgia Fantin Borghi sarà, così, nuovamente al fianco dello
Chef Sergio Mei per svelare come unire le regole del gusto a quelle di una
perfetta convivialità, in un sorprendente percorso tra alta cucina e buone
maniere. Un appuntamento da non perdere per imparare a comporre un menù
armonioso, scegliere le migliori materie prime, ricevere ed accogliere gli
ospiti secondo le antiche regole del galateo, con un gusto a cinque stelle.
La speciale lezione
si terrà mercoledì 23 maggio dalle 21 alle 22.30 a Palazzo
Giureconsulti, in Via Mercato 8 e sarà aperta al pubblico, che potrà assistere
all’esibizione.
si terrà mercoledì 23 maggio dalle 21 alle 22.30 a Palazzo
Giureconsulti, in Via Mercato 8 e sarà aperta al pubblico, che potrà assistere
all’esibizione.