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D.S.W? – Sposi a Ferragosto caldo a più non posso

Domanda: Una mia
amica si sposa il 16 di agosto, non è illegale?


Risposta: Scegliere la
data del proprio matrimonio è sempre una fatica improba! Provate voi
a di far coincidere la disponibilità della location, quella del
celebrante (sacerdote o sindaco che sia), la partenza per il viaggio
di nozze nei giorni immediatamente successivi e possibilmente anche
un periodo dove Giove Pluvio si riposi dalle sue fatiche.
Certo è che organizzare
il matrimonio nel pieno delle vacanze estive, con il picco del caldo
di stagione e la quasi certezza del classico “bagno di sudore” è
certamente un po’ azzardato. Significa obbligare amici e parenti a
rimandare o posticipare le ferie con il rischio di veder decimato il
numero di ospiti, costringere i fornitori agli straordinari (sempre
che lo vogliano) e rischiare lo svenimento rapido dei fiori al primo
raggio mattutino. Insomma non certo una cosina di semplice gestione.
Se gli sposi sono irremovibili e la partecipazione annuncia una
cerimonia a picco del sole di mezzogiorno a metà Agosto allora la
soluzione più glamour di quest’anno è un ombrellino vintage,
provocando per altro l’invidia massima delle altre signore e,
ovviamente il potassio in borsetta!
Avete domande? Scrivete QUI

Sopravvivere al caldo, il punto di vista di Gabriella

Vi segnalo un articolo molto grazioso e soprattutto assolutamente in tema con il gran caldo di questi mesi. E’ scritto da Gabriella Magnoni Dompè, signora affabilissima e di grande simpatia, che non più tardi di una settimana fa mi ha accolta nella sua casa milanese per la registrazione di una puntata del suo nuovissimo programma Mamme in Carriera che andrà in onda su EasyBaby (Canale 137 di Sky) a partire da settembre.
Dunque godetevi questo bel post e… un bacio grande a Gabriella!

La nascita di mia figlia Rosyana parla chiaro: 30 settembre 2003. Una dolce, dolcissima attesa trascorsa durante quella che viene ricordata come una delle estati più calde degli ultimi decenni; chi meglio di me, dunque, per fornirvi qualche piccolo consiglio utile contro l’afa estiva? Ricordandoci non solo che dovremo sopravvivere agli svariati anticiclone Caronte, Scipione e chi arriverà, ma che soprattutto dovremo farlo con una certa classe. Quella non deve mancare mai!
Effettivamente conservare un certo aplomb in questi giorni afosi dove l’aria sembra immobile e, per chi come me è ancora in città, il cemento non perdona, non è affatto semplice.
 Innanzitutto non lasciatevi tentare dalle soluzioni “estreme”: all’epoca come metodo di sopravvivenza dell’ultimo minuto avevo deciso di infilare la testa direttamente nel frigo ad intervalli regolari. Diciamolo, non serve a molto e per di più è decisamente poco eco-friendly; molto più chic, invece, è l’uso di ventilatori in stile anni’50 o similari, pali di legno genere caraibico e briosi bagni rinfrescanti alla menta piperita. 
In sostituzione dell’ormai obsoleta aria condizionata, poi, la tecnica più cool del momento (e qui cool va proprio preso alla lettera!) è il cosiddetto “misting”, che ho visto adottato per la prima volta sulle spiagge di Saint Tropez. Sicuramente è molto “new age”, dà un senso di relax e ha un sapore di spa; consiste infatti in un sistema di nebulizzazione dell’acqua grazie al quale vi trovate immersi in una sensazione di leggera rugiada, come se uno spruzzo di acqua di Evian vi accarezzasse il viso. Allettante, no? E allora vi do appuntamento in un luogo che può sembrarvi inusuale ma che in questi giorni è in realtà un piccolo angolo di paradiso per tutti gli accaldati: la fermata della metropolitana di San Babila a Milano. Provare per credere! Passiamo adesso a qualche suggerimento, per così dire, “estetico”.
Primo: evitare trucchi pesanti ed acconciature elaborate per signore e signorine che potrebbero incorrere in miseri cali di ricciolo o in increspature indesiderate anche dopo lunghe sedute dal parrucchiere; meglio adattarsi all’ “onda” naturale dei capelli – e questo ve lo posso assicurare in prima persona. Inoltre, già il fatto di asciugare i capelli senza uso del phon può aiutare enormemente a combattere la calura con un piccolo accorgimento: un foulard di seta intorno al collo, per preservarci da fastidiosi attacchi di cervicale. Come ho detto, anche il trucco segue lo stesso mood: meglio affidarci ad un velo di abbronzatura che perseverare nell’utilizzo del normale make-up, che si potrebbe trasformare in un terribile mascherone umidiccio. E soprattutto attenzione al mascara: rigorosamente waterproof.

Secondo: da abolire rigorosamente i profumi, tanto cari durante l’inverno ma ora decisamente fuori luogo; macchiano la pelle e danno una sensazione di spiacevole calore e irritazione. Come diceva mia madre il profumo è l’essenza di una donna, ma possiamo avere anche volti diversi per stagioni differenti. Dunque, adottare per il caldone di questi giorni un’acqua profumata rigorosamente senza alcol.
Terzo: anche per quanto riguarda lo shopping in questo periodo purtroppo c’è un allarme rosso. Può sembrare una valida idea usufruire dei saldi di fine stagione e dell’aria condizionata delle varie boutique, ma purtroppo bisogna fare i conti con gli spostamenti esterni, i quali possono generare colpi di calore con conseguenti mal di gola ed effetti collaterali non solo poco chic ma decisamente poco piacevoli per la nostra salute. Meglio quindi stazionare in ufficio ed impiegare il proprio tempo lavorando; del resto il momento lo richiede e se siete in città mi sembra proprio il consiglio migliore.
Quarto: qualora invece siate in vacanza, ed in particolare al mare, attenzione alle creme troppo unte. Oltre a farvi adottare un look in stile foca, creano una patina sulla pelle antitraspirante e aumentano quindi la percezione del calore. Ottimali invece sono i gel, le acque solari, le lozioni leggere per il corpo…anche in spiaggia la classe non è acqua!
Infine, piccolo ma prezioso rimedio alla calura, sia per gli sfortunati intrappolati in città, che per chi è già in vacanza: la vecchia, cara, indimenticabile granita. Ottima, rinfrescante, divertente, è l’ideale per concedersi una pausa dall’afa e dallo stress. Ma anche qui attenzione a quale granita! Personalmente, a Milano quando posso mi reco da Giannino, dove il maestro pasticcere prepara appositamente una granita di stagione per quando la colonnina di mercurio continua a salire: a base di pompelmo e ginger, è una vera delizia!
E voi come combattete il caldo? Rimango aperta a qualsiasi suggerimento; del resto, la creatività è una delle qualità del nostro essere italiani…anche nell’adattamento climatico!
Gabriella Magnoni Dompè   –   Articolo e foto su Luukmagazine

Il bon ton dell’aria condizionata

E’ settembre e fa ancora caldo. Anzi per la verità sembra che il buon anticiclone delle Azzorre si sia fatto bellamente due risate quest’anno e che, anzichè regalarci la calura estiva e giornate soleggiate nei primi mesi dell’estate, si sia destato nel periodo settembrino offrendo temperature ben al di sopra di quelle comunemente  attese.
Calore, nelle nostre città esageratamente impegnate e affollate di manager rampanti d’ogni ordine e grado, ma anche di ogni genere (maschile, femminile o neutro che sia) fa spesso rima con dolore. Soprattutto per signore (perdonate l’allitterazione).
In periodi di afa estrema infatti sono spesso gli uomini ad avere lo scettro del potere nelle manovre legate alla gestione dell’aria condizionata facendo spesso subire sl genere femminile temperature bubpolari degne di una visitina a Oslo nei mesi bui.
Mercurio bassissimo e stallattiti da era glaciale e le signore si adirano, e non poco! 
Non so dire a quante discussioni io abbia assistito nelle quali entrambe le parti brandivano il “ditino” nell’aria incolpando l’altro di ridurlo ad uno straccetto affatto pieno di salute, per la lama di freddo che giunge proprio dritta dritta sulla cervicale o per un sempre poco gradevole abbassamento di pressione dovuto all’eccessivo aumento della temperatura (senza contare gli effluvi poco simpatici dovuti ad un’abbondante sudorazione).
Lotta atavica mi verrebbe da dire, o almeno riconducibile all’utilizzo delle moderne macchine per la modifica delle condizioni climatiche interne.
Che fare dunque per sopravvivere nella giungla dell’aria condizionata? Il consiglio è sempre lo stesso: usare un po’ di buon senso e di bon ton.
Innanzi tutto sarà meglio riflettere su di un uso ecologicamente responsabile anche dei climatizzatori, evitando eccessi di ogni genere che non servono ad alcuno. In secondo luogo bisognerà trovare un accordo e negoziare una temperatura umana con tutti i protagonisti della diatriba cerando quel delicato equilibrio tra chi aspira alla cella frigorifera e chi indosserebbe spiarpa e cappellino anche in piena estate. Una volta trovato l’accordo le signore freddolose potranno sfoggiare stole e sciarpette ricche di charme, e non prive di un certo stile, per non eccedere nelle lamentele lagnose con i colleghi o con i maschietti di casa, mentre i signori uomini si premureranno di modificare un pochino la temperature a favore del genere femminile con uno slancio di gentilezza e galanteria che fa ancora oggi una bella differenza.
Anche perchè in fondo la virtù sta nel mezzo… e tutto sommato anche la salute.
Ricordiamo di ringraziare chi fa, nei nostri confronti, un gesto di tale apertura.