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Rinnovare con il passato

Ph. LouiseH.dk Photography
Un’idea diversa per riutilizzare con stile i vecchi tovaglioli spaiati della zia, quelli chiusi dentro antichi bauli o stipati in angoli reconditi di armadi polverosi.
Lavateli, stirateli e… usateli!
Sono un pezzettino della vostra storia passata, 
saranno un pezzettino della vostra storia futura.
Buon week end!

SOS Bon Ton- Ep. 4 Centrotavola e candele

SOS Bon Ton 
Episodio 4 in onda su SKY
Centrotavola e candele secondo galateo

SOS Bon Ton – Ep.3 Scegliere e apparecchiare i bicchieri

SOS Bon Ton 
Episodio 3 in onda su SKY
Scegliere e apparecchiare i bicchieri

SOS Bon Ton – Ep. 2 Mettere in tavola le posate da dessert e… il tovagliolo!

SOS Bon Ton 
Episodio 2 in onda su SKY
Mettere in tavola le posate da dessert

La tavola di Pasqua tra uova, colori e stoviglie della nonna (ma c’è anche la zia bisbetica)

Pasqua è una di quelle occasioni perfette per solleticare la creatività e incentivare la voglia di ricevere a casa, senza troppi formalismi, ma con quel certo nonsochè che rende una circostanza familiare o amicale un vero e proprio avvenimento!
E’ primavera e la stagione stessa ci regala colori sfavillanti e profumi unici per abbellire sia la tavola che le preparazioni tradizionali di questo periodo.
E’ il momento di tirare fuori, da armadietti e madie di vario genere, tutte quelle stoviglie di solito inutilizzate. Perchè mai lasciar ammuffire cose belle, magari di pregio, per paura di romperle o peggio, pensando di non riuscire a bene utilizzarle? Mescolare sottopiatti moderni con porcellane della nonna in un rinnovato bon ton moderno è quanto di più delizioso si possa pensare, soprattutto nei giorni di festa. Il trucchetto che uso spesso quando non ho sufficienti doppie posate per tutti, ma desidero comunque usare gli oggetti di famiglia, è quello di utilizzare la posata facendone parte integrante dell’apparecchiatura con un ruolo assolutamente di prim’ordine. 
Ottimo dunque sarà creare una decorazione incentrata sulla posata medesima, conferendole  una posizione di rilievo al centro del sottopiattoad esempio, abbellendola con piccoli cartoncini colorati ritagliati in forme adatte all’occasione, oppure utilizzando il tovagliolo piegato e decorato con nastri in tinta pronti a esaltare la particolarità dell’oggetto. Le pinze da asparagi ad esempio…
Uno  strumento che al solo pensiero potrebbe far sorridere in realtà è un inimmaginabile gancio per un convivio ad dir poco esilarante. Certo! Perchè chi di noi è abituato a godersi gli asparagi con codesto “attrezzo”? Se ne vedranno delle belle, credetemi (e ringrazierete la nonna!).
Per decorare la tavola perchè non affidarsi alla natura?
Chi non ha mai preparato, da piccino, uova di innumerevoli tipologie, colorate, sode o svuotate allegramente trascorrendo pomeriggi forando con un ago le due estremità dell’uovo soffiando come forsennati per eliminare tuorlo e albume senza digregare il guscio in mille pezzettini (che ricordi!).
Mettete gli ovetti sulla tavola di Pasqua dunque, singoli come segnaposto o numerosi e abbelliti di fiori colorati, utilizzandoli come centrotavola.

 

Infine, attenzione alle posizioni a tavola! Meglio utilizzare anche i cartellini, insieme ai segnaposto, e assegnare a priori la seduta di ciascun invitato per non mettere il malcapitato nipote vicino alla zia bisbetica di turno…

Ladies rules: must know – Regola n.4 APPARECCHIARE LA TAVOLA

Per la serie “ciò che una donna non può non sapere” continuiamo il nostro piccolo decalogo con la quarta regola basilare, indispensabile, essenziale per ognuna di noi, ovvero: preparare una tavola ben fatta anche in situazioni di particolare importanza.
L’informalità ci è concessa spesso nella tavola di ogni giorno: un luogo magico, speciale, da allestire con i particolari che la creatività suggerisce per renderlo ogni volta gradevole ed affascinante perchè sia teatro di conversazioni stimolanti e racconti avvincenti.
Una mise en place fantasiosa ed attraente elimina la monotonia anche dei giorni più uggiosi rallegrando il cuore alla sola sua vista preparando, di rimando, anche l’esperienza sensoriale del palato. 
Vi sono occasioni in cui l’informalità però deve cedere il passo ad una rigorosa etichetta
A questo punto, sarà molto meglio conoscere bene tutte le norme di rigore per evitare scivoloni di stile (o grasse risate!). Faremo tesoro di queste regolette per modificarle a nostro uso e consumo non appena le circostanze ce ne daranno il pretesto. Ecco dunque un mio velocissimo schema per l’allestimento di una  tavola formale. 
  • Forchette: vanno posizionate a sinistra del piatto. Cominciando dall’esterno troveremo quella da antipasto, quindi quella da pesce e da carne. 
  • Forchetta a destra solo quando: quando è l’unica posata presente sulla tavola oppure se se si tratta di una forchettina da ostriche o lumache.
  • Coltelli: vanno apparecchiati a destra. Quello da pesce si posizionerà più esterno, quello da carne, dotato di lama affilata, andrà invece vicino al piatto, rivolto verso l’interno.
  • Cucchiaio: da potage o da zuppa (il brodo si beve direttamente dall’apposita tazza). Andrà posizionato a destra, esternamente ai coltelli.
  • Bicchieri: l’apparecchiatura classica li vorrebbe con una disposizione obliqua al piatto. All’esterno avremo il bianco, poi il rosso quindi l’acqua.
  • Piattino pane: in alto a sinistra, corredato dell’apposito coltellino da burro, se previsto.
  • Posatine da dessert e frutta: (da servirsi in quest’ordine) posizionati ad ore 12 rispetto al piatto. Il coltello rimarrà sempre con la lama rivolta all’interno quindi le altre posatine andranno apparecchiate a salire. Se non ricordate il trucco per non sbagliare lato ai manici di queste posate CLICCATE QUI e andate a rileggerivi il post dedicato. 
  • Sale: piccola salierina, una per commensale, prevista perchè il bon ton non concederebbe di farne richiesta all’ospite
  • Tovagliolo: a sinistra, oppure a destra o anche sul piatto (posto di aver apparecchiato solo con il piano)  piegato in maniera molto semplice.

Poche regolette da tenere sempre a mente per un tavola impeccabile ogni giorno!

    Disposizione tavoli al ricevimento nuziale: piccola guida per non sbagliare

    MATRIMONIO.IT pubblica la mia piccola guida con le regole di base del vecchio e nuovo galateo per non sbagliare e soprattutto per non impazzire! La disposizione degli ospiti ai tavoli del ricevimento nuziale spesso porta gli sposi incontro a qualche problema di organizzazione, ecco in breve:
    12 regolette sempre valideVi regalo 12 regolette sempre valide da tenere in considerazione quando, durante i preparativi del vostro matrimonio, vi dedicherete alla disposizione dei tavoli:1 – Fare una lista degli invitati quanto più possibile dettagliata.2 – Gli sposi dovranno essere ben visibili da ogni angolo della sala, a prescindere dal tipo di soluzione prescelta.3 – Il grado di importanza degli invitati è determinato dalla maggiore o minore vicinanza agli sposi.4 – Se si sceglie di frazionare gli ospiti formare tavoli da 6-8 commensali, 10 come numero massimo.5 – I genitori degli sposi che non prendono posto al tavolo d’onore insieme agli sposi dovranno presiedere un tavolo a testa fungendo da “padroni di casa”.6 – Rispettate i “ruoli” e le fasce d’età.7 – Ove possibile collocare al medesimo tavolo i single.8 – I bambini oltre una certa età andrebbero fatti accomodare in un tavolo a parte, sotto la supervisione di un adulto.9 – Ai tavoli rispettare il più possibile l’alternanza uomo-donna.10 – Le coppie non dovrebbero mai essere divise.11 – I tavoli tondi possono essere apparecchiati anche in numero dispari, soprattutto se non si usano posti assegnati.12 – Evitare che gli ospiti stiano seduti al tavolo oltre le due ore.
    Ma l’articolo è molto più ampio ed articolato! Leggetelo interamente su www.matrimonio.it

    Il Galateo e l’arte del buon ricevere

    Questo incontro, che si svolgerà a Milano, desidera aiutare le Signore del nostro tempo nell’arte di ricevere a casa con stile ed eleganza, gestendo ogni imprevisto in modo impeccabile. L’incontro consentirà di apprendere le regole fondamentali del ricevere nella propria dimora in maniera formale e informale, nonché le norme per l’organizzazione un pranzo placée , di una cena in piedi e di altri piccoli eventi conviviali.
    Si apprenderà la maniera corretta di apparecchiare la tavola ed allestire la casa in maniera impeccabile, anche nelle occasioni più informali ed impreviste, nonché a gestire il personale di servizio quando questo sia presente o a far tutto da sé.
    Dedicato a chi è alle prime armi ma anche a chi vuol saperne di più, per trasformare ogni invito a casa in una valanga di complimenti.
    Tematiche fondamentali:
    * Ricevere ospiti, come fare gli inviti nella maniera più adeguata ed elegante
    * Apparecchiare la tavola: le regole fondamentali valide per ricevere in ogni occasione
    * Ricevere per il “Tè delle cinque”
    * Festicciole dei bambini: come organizzarle e gestirle senza angosce
    * La tavola formale
    * L’apparecchiatura informale
    * I fondamenti di un evento placèe
    * Come organizzare e gestire al meglio una cena in piedi
    * Disposizione dei posti a tavola durante i ricevimenti più o meno formali
    * Come organizzare la dispensa
    * Gestione dell’ospite imprevisto
    * Varie proposte Menu adeguate alle circostanze
    * Gestione del personale di servizio: norme generali e dettagli specifici per le occasioni conviviali
    * Gestione degli inviti a cena senza personale di servizio
    * Regali alla padrona di casa: come gestirli
    * Mischiare ospiti diversi tra loro: qualche suggerimento pratico per evitare imbarazzi
    Info: salottinodeicorsi@biancorubino.com