Articoli

La borsa che fa lo stile ma anche il bon ton

Indispensabile accessorio per ogni donna, la borsa è divenuta un elemento di grande riconoscibilità, un segno distintivo dello stile di signore e signorine che spesso affidano a questa una parte consistente della propria esistenza.
E’ usuale che la borsetta, di misura variabile certamente, contenga oltre al portafogli (la cui mole è spesso determinata dalla borsa medesima) anche una certa quantità di elementi indispensabili alla sopravvivenza cittadina di ogni giorno: mezzi di comunicazione e intrattenimento (telefoni,  i-Phod); fattore “beauty” (spazzola, rossetto, rimmel…) senza dimenticare i “salvavita” femminili legati alle innumerevoli e differenti occasioni della vita, dal calo di zuccheri all’incontro amoroso estemporaneo. Ma, tralasciando le questioni meramente pratiche e quelle sfacciatamente glamour, sappiamo esattamente quale sia il galateo della borsetta?
La più stringente eleganza femminile imporrebbe la grandezza di questo complemento dell’abbigliamento femminile inversamente proporzionale all’orario di utilizzo, leggesi: più di buon’ora si utilizza questo accessorio maggiori potranno essere le sue dimensioni, ma più si proseguirà nella giornata e più ridotti dovranno divenire anche i volumi della nostra fedele alleata di femminilità.
Ecco dunque apparire borse e borsosi nel più fantasmagorico stile “mi porto in giro anche la casa” per essere certi di non dimenticare proprio nulla. Idea questa affatto trascurabile anche se molto spesso si potrebbe dare più l’impressione di essere in partenza per il week end, più che per raggiungere il posto di lavoro.
Le meravigliose business bag moderne poi, leggere e capienti ma non eccessive, consentono a tutte le signore  di portare con loro un gran numero di carte e cianfrusaglie di vario tipo, mantenendo però, oltre ad un aspetto per così dire modaiolo, anche e soprattutto una postura gradevole, evitando l’effetto “torre di Pisa” dovuto al peso eccessivo di una borsa esosa. Per il pomeriggio sono indicate le così dette “borse da passeggio“, quelle meravigliose e costosissime creazioni che gli stilisti più in voga ci hanno sempre propagandato come irrinunciabili. 
Così largo ai modelli con manico corto da portare a mano o appese all’avambraccio, stando molto attente a dove si appoggino per non vedere sfumati in pochi istanti i sacrifici di mesi di lavoro. In questo caso il bon ton ci salva prescrivendo che una borsetta mai e poi mai va appoggiata in terra.
Finiamo dunque con le ore notturne, quando il calare del sole e le luci soffuse della città ci incoraggiano ad un abbigliamento più adeguato agli incontri serali. In questo caso il galateo prescriverebbe di eliminare tutti i manici dalle borsette (a meno che questi non siano composti a forma di bracciale, adatti ad essere calzati al polso) e mantenere solo modelli di ridotte dimensioni, anche se di differenti fatture.
Seguiremo poi le regole del bon ton e menterremo sempre la borsa stretta nella mano sinistra perchè la destra rimanga pronta a stringerne altre in affettuosi saluti o a sorreggere il nostro drink preferito.
A tavola appoggeremo la borsetta su di uno sgabello apposta, se presente, oppure la posizioneremo in un angolo comodo appena dietro alla schiena, se ciò non fosse possibile per rischi di cadute rovinose della clutch la manterremo in grembo, sotto al tovagliolo.
Vale ancora la vecchia regola dell’abbinamento borsa-scarpe? 
Io dico… assolutamente sì perchè è molto meglio un dettaglio curato in più che uno in meno, nessuno ci bada ma tutti lo notano!

Frasi per un matrimonio

E’ arrivata la partecipazione con tanto di invito al ricevimento! E’ un parente, un amico, un collega che, molto gentilmente, richiede la vostra presenza al giorno più bello della sua vita.Che possiate parteciparvi o meno, la questione fondamentale per quanto concerne il bon ton è dunque rispondere all’invito spedendolo magari in contemporanea con il vostro personale regalo agli sposi.
Sì, perché quando si riceve una partecipazione con invito il regalo è d’obbligo anche se poi non si interviene fisicamente alle nozze. In questo caso basterà anche un bel mazzo di fiori da far recapitare non più tardi del giorno antecedente al matrimonio, per evitare che una consegna tardiva provochi più problemi organizzativi che sorrisi.Cosa scrivere agli sposini come augurio per il loro giorno più bello è, da sempre, motivo di mal di testa lancinanti per un gran numero di persone.
In realtà non servono grandi alzate d’ingegno. Saranno molto più apprezzate le frasi semplici e sentite come “Carissimi, dal profondo del cuore vi inviamo il nostro più caro augurio per l’inizio della vostra grande avventura” o anche “ Sarà un giorno meraviglioso, il primo di una lunga serie. Tantissimi auguri!”.
Evitiamo gli aforismi, i detti e le frasi fatte che sanno tanto di sforzo mentale pari a zero. Piuttosto usiamo un’unica espressione: “Un abbraccio” o “Bravissimi!”, sarà più che sufficiente per esprimere il nostro pensiero.
Di fondamentale importanza è invece che il biglietto che perverrà alla coppia sia scritto a mano, con una grafia aggraziata e ben comprensibile. Potrà eventualmente riportare un riferimento al fatto se potremo o meno essere presenti alle nozze: “Miei cari, siamo certi che il giorno del vostro matrimonio sarà davvero speciale. Non potendo esserci fisicamente vi saremo accanto con la mente e con il cuore affidando a queste poche righe tutti i nostri più cari auguri per il vostro meraviglioso futuro insieme” o ancora “ Carissimi Massimo e Paola, grazie per il vostro invito. Non potremmo mai mancare ad un evento così meravigliosamente importante come le vostre nozze. Nel frattempo vi abbracciamo con gioia attendendo di vedervi radiosi nel vostro giorno più bello”.
Concludendo: semplicità e attenzione verso gli sposi sono certamente le armi vincenti per elucubrare la frase perfetta da inviare alla coppia. Un bel biglietto pulito ed elegante farà il resto.

Leggi l’articolo anche su Donnamoderna.com